Esteso a tutti l’estratto conto integrato
L’estratto conto contributivo integrato è ora accessibile a tutti i lavoratori che hanno almeno un contributo accreditato in una o più gestioni pensionistiche o enti previdenziali. Con il messaggio 4811/2018 del 21 dicembre, l’Inps ha comunicato di avere esteso la platea degli utenti che possono accedere all’estratto conto e controllare la posizione assicurativa.
Il progetto dell’estratto conto integrato ha preso avvio nel mese di dicembre di sette anni fa, con il coinvolgimento di un campione di 100mila lavoratori. Successivamente, nel 2013, è stato esteso a un milione di persone. L’estratto conto integrato è utile in quanto offre una fotografia della vita contributiva di un soggetto, anche se è stato iscritto a più gestioni previdenziali, evitando così all’interessato di controllare la situazione presso i diversi enti, non solo in ambito Inps (pubblico, privato, autonomi...) ma anche presso le casse di previdenza dei professionisti.
Secondo quanto comunicato dall’istituto di previdenza nazionale, all’estratto conto integrato si accede tramite il portale internet dell’ente di ultima iscrizione e utilizzo dei relativi codici personali. Il documento è suddiviso in tre quadri: nel quadro A vengono elencati i contributi versati presso tutti gli enti e le casse professionali, tranne Enasarco; nel B sono riportati in modo analitico i versamenti da attività libero professionale, tranne Enasarco; il quadro C riguarda solo Enasarco. In dettaglio, vengono riportati il periodo di contribuzione; l’ente o gestione; il tipo di rapporto di lavoro; la retribuzione, il reddito o il volume d’affari ; un riepilogo dei periodo contributivi e uno dei montanti contributivi; la scomposizione tra contributi soggettivi e integrativi o di altro tipo se prevista.
Oltre a fornire una fotografia della situazione contributiva, l’estratto conto integrato consente di segnalare online inesattezze agli enti competenti, in modo da correggere e aggiornare la posizione sulla base dei contributi effettivamente versati, senza aspettare il momento del pensionamento.
Il messaggio 4811/18 dell'Inps