Caccia alle garanzie sblocca-credito per i professionisti
Non un contributo in denaro, ma un «bollino pubblico» che punta a facilitare l’accesso al credito. Sostituisce infatti le costose garanzie richieste per ottenere un finaziamento che in alcuni casi le banche non riuscirebbero a concedere. A rilasciarlo è il Fondo centrale di garanzia. Istituito nel 2000, è aperto anche ai liberi professionisti iscritti a ordini e associazioni. Una chance in più per sostenere lo studio e per finanziare la sua crescita.
Dall’inizio dell’anno, secondo gli ultimi dati del ministero dello Sviluppo economico aggiornati a fine giugno, sono 274 i liberi professionisti che hanno chiesto e ottenuto questa garanzia. Il via libera alle loro richieste ha così consentito di sbloccare 16,43 milioni di finanziamenti per un importo massimo garantito di 12,14 milioni. Complessivamente dal marzo 2014 hanno avuto un esito positivo 1.574 richieste da parte dei professionisti per un totale di finanziamenti che sfiora i 100 milioni (94,44 per l’esattezza) e un importo massimo garantito di 67,6 milioni.
Le richieste degli studi aumentano anno dopo anno, ma i numeri sono ancora piccoli (e pari allo 0,4% rispetto al totale riferit0ai dati sul 2017) se si confrontano con quelli delle piccole e medie imprese per le quali lo strumento è già collaudato.
Ecco dunque le istruzioni per l’uso per compiere i passi giusti e poter cogliere questa opportunità.
Doppia via per la richiesta
La richiesta non è diretta. Ci si può rivolgere alla banca per ottenere un finanziamento e sarà l’istituto di credito a “girare” la domanda al Fondo. In alternativa si può bussare alla porta di un confidi, che garantisce l’operazione in prima istanza e richiede la controgaranzia al Fondo.
Possono essere garantiti i soggetti appartenenti a qualsiasi settore, con l’eccezione delle attività finanziarie. I professionisti (e le Pmi) devono però essere valutati in grado di rimborsare il finanziamento oggetto di garanzia. Questo significa che devono essere considerati «economicamente e finanziariamente sani» sulla base di appositi modelli di valutazione che passano ai raggi X i dati di bilancio (o le dichiarazioni fiscali) degli ultimi esercizi. La garanzia può essere attivata solo per finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari. Il Fondo non interviene direttamente nel loro rapporto con il cliente, così come i tassi di interesse e le condizioni di rimborso sono lasciati alla contrattazioni tra le parti.
La garanzia può essere concessa fino all’80% del finanziamento su tutti i tipi di operazioni, sia di breve sia di medio-lungo termine, per un importo massimo garantito di 2,5 milioni di euro, attraverso una o più operazioni.
Infine, se i requisiti vengono rispettati, le procedure sono in genere snelle e veloci: in tempi rapidi vengono verificati i requisiti e viene adottata la delibera. L’esito dell’istruttoria arriva via e-mail.
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