Agevolazioni

Assunzioni con sconto al Sud

di Barbara Massara

Il nuovo incentivo per le assunzioni al Sud effettuate nel 2017 sarà soggetto a una verifica preventiva presso l’Inps della effettiva disponibilità delle risorse stanziate. La procedura telematica di presentazione della domanda non è però ancora pronta, in quanto, come precisato dall’Inps nella circolare 41/2017 pubblicata ieri, sarà rilasciata entro 15 giorni.

È invece confermato che l’incentivo dovrà essere recuperato a partire dal prossimo mese di aprile, con relativa esposizione nel flusso uniemens di competenza dello stesso mese.

L’incentivo, che consiste nell’esonero contributivo annuo fino a 8.060 euro, si applica, nei limiti delle risorse stanziate, a tutti i datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato, anche in somministrazione, lavoratori con sede di lavoro in Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, non rilevando né la sede legale dell’azienda, né la residenza anagrafica del dipendente.

L’agevolazione riguarda l’assunzione a tempo indeterminato, anche part time, anche nella forma di apprendistato professionalizzante, nonché le trasformazioni di rapporti a termine. Può essere riconosciuta per ogni dipendente per un solo rapporto di lavoro.

L’incentivo, che ha struttura e caratteristiche simili dell’esonero contributivo triennale del 2015 e di quello biennale del 2016, consiste nello sgravio dei contributi previdenziali a carico dell’azienda nel limite massimo di euro 8.060 annuo (da riproporzionare per i part time), da fruire in quote mensili (massimo di 671,66 euro, la cui quota eccedente si recupera nei mesi successivi).

Sono esclusi dall’esonero i premi Inail, il Tfr destinato al Fondo di Tesoreria, il contributo per i fondi di solidarietà/Fis, il contributo dello 0,30% che finanzia i fondi di formazione continua e i contributi di solidarietà (sui versamenti a fondi/casse, nonché per i lavoratori sportivi e dello spettacolo).

L’agevolazione è fruibile fino al 28 febbraio 2019 e si sospende durante la maternità obbligatoria, salvo l’obbligo di recuperarla al massimo con il flusso uniemens di gennaio 2019.

La fruizione del beneficio è sottoposta a tutte le condizioni tipiche delle agevolazioni contributive: dalla regolarità contributiva alle misure di tutela delle condizioni di lavoro, dal rispetto dei Ccnl e contratti di secondo livello ai principi generali previsti dall’articolo 31 del Dlgs 150/2015 (per esempio, l’assunzione non deve scaturire da un obbligo legale/contrattuale, non devono essere in atto presso l’azienda sospensioni per crisi o riorganizzazione aziendale).

L’incentivo rientra nel regime de minimis (200mila euro nel triennio), e qualora sia stato superato il tetto massimo, il riconoscimento è subordinato alla realizzazione dell’incremento occupazionale netto rispetto alla media dei dodici mesi precedenti.

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