Contrattazione

Per i 21mila addetti dell’Eni il premio diventa variabile

di Cristina Casadei

È nella correlazione tra compensi e risultati che il gruppo Eni e i sindacati (Filctem, Femca, Uiltec) hanno individuato il pilastro del nuovo impianto del premio di partecipazione, secondo quanto è stato condiviso nel verbale di accordo firmato l’altra notte a Roma. La nuova struttura del premio di partecipazione, che riguarda 21mila addetti, prevede la misurazione dei risultati di produttività in parte su base fissa e, in parte, su base variabile (quest’ultima in funzione dei risultati economici aziendali conseguiti nel periodo di riferimento, espressi attraverso l’Ebitda Adjusted).

Da Eni spiegano che il valore economico del 2018 sarà erogato attraverso un acconto di 2mila euro (50 % a maggio 2018 e 50 % a giugno 2018) e conguagliato a maggio 2019, dopo la verifica delle performances degli indicatori definiti. Secondo i calcoli dei sindacati, se verranno raggiunti i risultati, per il 2019 potrà essere di 2018 euro e per il 2020 di 2.039 euro, considerando sempre il livello medio di riferimento. A questi importi si aggiungono, per i lavoratori del settore Energia e petroli, 140 euro per il 2017 e 280 per il 2018, come previsto dal contratto nazionale di lavoro. Sono stati previsti all’interno dell’accordo anche i meccanismi virtuosi e incentivanti per il contenimento del tasso di assenteismo per malattia, nonché la possibilità della conversione del premio di risultato in opere e servizi di welfare. I segretari generali di Filctem, Femca, Uiltec, Emilio Miceli, Nora Garofalo, Paolo Pirani, dicono che «questa intesa consegna ai lavoratori un valore economico importante e conferma la validità della contrattazione di secondo livello, uno strumento in grado di premiare i lavoratori che in questo modo partecipano attivamente alle dinamiche economiche e produttive dell’azienda».

Il premio di partecipazione viene definito per sua natura variabile nell’ammontare: le parti a livello locale definiranno ogni anno un macro obiettivo di linea di business-sito-unità- reparto il cui raggiungimento sia misurabile attraverso 3 indicatori numerici. L’obiettivo sarà raggiunto se almeno un indicatore presenta un risultato incrementale. Tra gli indicatori ci sono i volumi di produzione, le efficienze degli impianti, il rispetto dei tempi di avanzamento dei lavori, gli indici di soddisfazione del cliente, il rispetto dei tempi di consegna dei lavori e dei prodotti, i kpi gestionali, la riduzione dei consumi energetici, i kpi sicurezza.

L’accordo chiude il cerchio di un percorso che Eni e i sindacati hanno sviluppato e consolidato nel corso degli anni e che ha portato, per citare gli ultimi accordi, al Protocollo Welfare (luglio 2017) con cui è stata potenziata la sanità integrativa, al Protocollo sulla Salute, Sicurezza e Ambiente (ottobre 2017) con cui sono state sperimentare nuove tecnologie digitali per aumentare la sicurezza e agli accordi con cui è stato introdotto lo smart working.

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