Alternanza scuola-lavoro: 115 mila studenti coinvolti in Veneto
Si intitola "Valore: storie di come essere e fare alternanza scuola-lavoro nel mondo artigiano" il video promosso e finanziato dall'Ebav, l'Ente bilaterale dell'artigianato veneto, con la collaborazione di tutte le associazioni di categoria dell'imprenditoria artigiana e del mondo sindacale, e che d'intesa con la Regione del Veneto e l'Ufficio scolastico regionale sarà veicolato nelle scuole e nelle imprese per valorizzare la cultura e l'esperienza del lavoro nei laboratori e nelle botteghe artigiane.
Il Veneto è stata la prima regione in Italia, nel 2003, a sperimentare l'alternanza scuola lavoro, ben prima che diventasse un obbligo di legge, e la prima a firmare un protocollo d'intesa per la sua attuazione dopo l'approvazione della Legge su La Buona Scuola nel 2016.
In nuovo Protocollo è stato sottoscritto lo scorso 11 ottobre per ribardire l'importanza dell'alternanza scuola lavoro quale opportunità per mettere in relazione scuola e mondo del lavoro, anche al fine di correlare l'offerta formativa allo sviluppo, culturale, sociale ed economico del territorio.
Secondo i dati dell'Ufficio scolastico regionale gli studenti impegnati in percorsi di alternanza scuola-lavoro in Veneto nell'anno scolastico 2017-2018 sono stati 115.000, mediamente 335 per ciascuna delle 342 scuole secondarie di secondo grado del Veneto, di cui 138 licei, 123 tecnici e 81 professionali. Quasi tutte le scuole hanno trovato realtà lavorative accoglienti: solamente il 9% delle scuole venete lamenta la difficoltà di reperimento delle imprese. Nove scuole venete su 10 hanno assicurato il percorso completo di alternanza agli allievi del quinto anno. Il 97% delle esperienze di alternanza scuola-lavoro realizzate in Veneto si è realizzata all'interno di imprese, enti o associazioni.
Le imprese coinvolte in progetti di alternanza sono state 42.817: 19.771 hanno accolto studenti degli istituti tecnici, 12.178 quelli dei licei, e 10.868 quelli dei professionali. I settori maggiormente coinvolti sono stati quello del commercio (64%) e e quello del turismo/cultura (60%); a seguire alcuni comparti industriali quali la manifattura (42%) e il metalmeccanico (39%).
I percorsi di alternanza sembrano aver avuto ricadute positive sul percorso di studio degli allievi: il 43% dei docenti ha infatti dichiarato di aver notato un miglioramento nella condotta degli studenti e ben il 50% ha osservato un miglioramento nel profitto, a fronte di appena un 3% che ha invece segnalato un peggioramento nel rendimento scolastico.
Ccnl Area Meccanica
di Studio Associato Paola Sanna e Luca Vichi