Definita la procedura tecnica per le domande di pensione in cumulo Inps-Casse dei professionisti

L'Inps e l'associazione delle Casse previdenziali dei professionisti, l'Adepp, hanno concluso un accordo per avviare i pagamenti delle pensioni in cumulo a favore dei professionisti iscritti alle Casse previdenziali autonome.

In conseguenza di ciò l'istituto previdenziale ha emanato il messaggio 30 marzo 2018, numero 1429, per fornire le prime indicazioni soprattutto interne così da permettere la gestione dei rapporti con le Casse, e per fornire alle stesse un prospetto riepilogativo di liquidazione delle pensioni anticipata e di vecchiaia in cumulo, con l'indicazione degli Enti/Casse coinvolti, del totale dell'anzianità contributiva utile al diritto alla pensione in cumulo, del dettaglio dei singoli pro rata e dell'importo totale della pensione.

Il cumulo gratuito dei periodi assicurativi non coincidenti ai fini della liquidazione di un'unica pensione è stato esteso ai professionisti iscritti alle Casse previdenziali dal 1° gennaio 2017.

Tuttavia l'Inps ha disciplinato compiutamente le modalità solo con la circolare 140/2017 che ha indicato i criteri per valutare la maturazione della pensione anticipata e di vecchiaia da parte dei predetti soggetti.

Cumulo per la pensione anticipata - Per il conseguimento della pensione anticipata in cumulo di sommano i contributi accreditati nelle diverse gestioni e devono essere perfezionati i reqiuditi generali pari:

- per il 2018 a 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini;
- per il biennio 2019/2020, 42 anni e 3 mesi per le donne e 43 anni e 3 mesi per gli uomini.

Devono inoltre sussistere gli ulteriori requisiti eventualmente previsti dai singoli ordinamenti delle forme assicurative interessate al cumulo, quali ad esempio la cessazione dell'attività di lavoro dipendente e/o la cancellazione dagli albi professionali.

Cumulo per la pensione di vecchiaia – La pensione in cumulo verrà liquidata in progressione in momenti anche diversi con la seguente suddivisione:
- una quota relativa alle gestioni obbligatorie (Inps – ex Inpdap o ex Enpals gestione separate) al raggiungimento dei 20 anni complessivi di contribuzione, e dell'età anagrafica prevista (66 anni e 7 mesi nel 2018 e 67 anni per il biennio 2019/2020);
- una quota delle Casse professionali al raggiungimento dei requisiti previsti da ciascun ordinamento per la pensione di vecchiaia.

Domanda - Gli interessati devono presentare la relativa domanda all'ente previdenziale di ultima iscrizione e in particolare alla forma assicurativa dove risulta accreditata l'ultima contribuzione a favore del lavoratore.
Nel caso in cui il soggetto interessato al cumulo risulti da ultimo iscritto a più forme assicurative ha facoltà di scegliere quella alla quale inoltrare la domanda.
L'Inps col messaggio 1429/2018 ha messo a disposizione degli Enti di previdenza privati la procedura "Cumul", che consente di gestire in maniera interattiva la verifica del diritto e la liquidazione delle pensioni in cumulo. Il principale elemento di novità della procedura "Cumul" è rappresentato dalla gestione della verifica del diritto e della liquidazione della pensione di vecchiaia a formazione progressiva descritto in precedenza.
Per le Casse cambiano i criteri di compilazione della procedura a seconda che il pro rata di competenza maturi prima oppure dopo del pro rata dell'Inps:
- se la data di decorrenza della quota dell'ente privato, determinata in base ai requisiti inseriti, è pari o precedente alla data di decorrenza della pensione di vecchiaia calcolata in base ai requisiti generali, l'ente privato inserisce l'importo del proprio pro rata;
- se la data di decorrenza della quota dell'ente privato, determinata in base ai requisiti inseriti in via prospettica, è successiva alla data di decorrenza della pensione di vecchiaia "ordinaria" si configura la fattispecie di pensione di vecchiaia a formazione progressiva che non richiede, in prima liquidazione, l'inserimento del pro rata da parte della Cassa.