Agevolazioni

Benefit, catalogo ampio di beni detassati a 600 euro

Tra le somme non imponibili anche i rimborsi ai lavoratori per pagare le bollette. Restano fuori dal plafond i buoni pasto, gli aiuti per la scuola e il tempo libero

di Stefano Sirocchi

Per il solo periodo di imposta 2022, non sono imponibili per la ai fini della formazione dei redditi di lavoro i beni e servizi erogati ai dipendenti, le somme di denaro direttamente versate o rimborsate dal datore di lavoro per pagare le utenze domestiche documentate (del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale) fino al valore di 600 euro. Questa disciplina, contenuta nell’articolo 12 del decreto Aiuti bis (Dl 115/2022, convertito dalla legge 142/2022, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale 221 del 21 settembre) è in deroga rispetto a quanto previsto nel comma 3, articolo 51 del Tuir che invece esclude dalla tassazione la cessione di beni e la prestazione di servizi, se complessivamente di importo non superiore a 258,23 euro, nel periodo di imposta.

Il nuovo meccanismo

Il regime ordinario prevede due differenze fondamentali, oltre alla diversa soglia: la prima è che ci si riferisce ai soli beni e servizi, lasciando dunque fuori le utenze domestiche; la seconda è che se il valore erogato è superiore al limite dei 258,23 euro, lo stesso concorre interamente a formare il reddito. Il superamento dei 258,23 euro, che rappresenta anche la franchigia a regime dell’esenzione relativa alle erogazioni in natura (e che per i periodi d’imposta 2020 e 2021 è stata elevata a 516,46 euro dall’articolo 112 del Dl 104/2020) determina l’inclusione nel reddito imponibile anche della quota di valore inferiore al medesimo limite, a differenza di quanto previsto con la soglia di 600 euro introdotta dall’articolo 12 del decreto Aiuti bis. In sostanza, mentre il superamento della soglia di 258,23 euro contenuta nel comma 3, articolo 51 del Tuir vanifica qualsiasi vantaggio fiscale, secondo il Dossier parlamentare, il superamento del limite di 600 euro comporta l’imponibilità della sola quota eccedente la soglia.

I beni ammessi

Il nuovo regime sostituisce quello ordinario e pertanto dovrebbe anche ereditarne tutte le caratteristiche, ad eccezione delle parti espressamente modificate. Di conseguenza, l’ambito di applicazione dovrebbe essere lo stesso, dovendosi includere tra i beni e i servizi non imponibili fino a 600 euro anche quelli di cui al comma 4, articolo 51 del Tuir, ovvero la concessione di veicoli a uso promiscuo, di prestiti agevolati, di fabbricati in locazione, in uso o in comodato e di servizi gratuiti di trasporto ferroviario.

Lo stesso vale per l’utilizzo di buoni acquisto o voucher che possono semplificare l’erogazione dei beni e servizi. Infatti, la cessione o prestazione degli stessi può avvenire anche mediante documenti di legittimazione, in formato cartaceo o elettronico, che riportino un valore nominale. Di regola gli stessi devono dare diritto a un solo bene o servizio, tuttavia, un unico voucher può rappresentare più beni e servizi a patto che il titolo di legittimazione sia di importo complessivo non superiore a 258,23 euro (articolo 6, comma 2, Dm del 25 marzo 2016).

Che cosa resta fuori

Non vanno invece a scalfire il plafond dei 600 euro i beni e servizi che, in deroga al principio di onnicomprensività, non concorrono a formare il reddito di lavoro in base ai commi 2 e 2-bis dell’articolo 51 del Tuir, alle condizioni e limiti ivi stabiliti. A titolo esemplificativo è il caso delle somme sostenute dal datore di lavoro a favore della generalità o categorie omogenee di dipendenti per l’acquisto dei buoni pasto o delle spese per opere e servizi aventi finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria, quali l’abbonamento alla palestra, o al cinema, o alle rette scolastiche dei figli.

Anche i buoni carburante detassati fino a 200 euro per i dipendenti di datori di lavoro privati ai sensi dell’articolo 2, Dl 21/2022 sono cumulabili con questa agevolazione. I dipendenti pubblici possono comunque ricevere buoni benzina fino a 600 euro in esenzione di imposta applicando, ove possibile, la disciplina in esame. La norma fa riferimento ai soli dipendenti ma dovrebbero essere compresi anche il coniuge e i familiari del lavoratore (articolo 12 del Tuir).

Come cambia la disciplina dei fringe benefit

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L’innalzamento della soglia

Per il solo 2022 i datori di lavoro possono erogare beni e servizi, pagare o rimborsare le utenze domestiche (acqua, energia elettrica e gas) ai dipendenti, in esenzione fiscale e contributiva fino a 600 euro. Secondo il Dossier parlamentadel Dl Aiuti bis, il superamento della soglia non annulla il beneficio, a differenza della disciplina a regime, che si riferisce a beni e servizi esenti fino a 258,23 euro.

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I datori di lavoro

La detassazione dei fringe benefit fino a 600 euro può essere usata da tutti i datori di lavoro, sia del settore pubblico che privato. Mentre i buoni carburante esenti fino a 200 euro (articolo 2 del Dl 21/2022) possono essere assegnati ai lavoratori solo dai datori privati. In continuità con la disciplina ordinaria del comma 3, articolo 51 del Tuir, l’ambito soggettivo della nuova previsione dovrebbe includere anche i familiari ex art. 12 del Tuir.

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Carrello della spesa

I piani welfare possono prevedere la distribuzione ai dipendenti di pacchi di generi alimentari, da ritirare presso l’azienda o il supermercato convenzionato. La selezione dei beni può avvenire tramite piattaforma web e prevedere anche configurazioni standard. Per i generi in natura prodotti dall’azienda il valore che concorre al plafond dei 600 euro va determinato in base al prezzo mediamente praticato dall’azienda stessa nelle cessioni al grossista, senza tenere conto degli sconti d’uso.

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Buoni acquisto

Il caro prezzi può essere mitigato anche offrendo ai lavoratori beni di largo consumo, a scelta tra generi alimentari, abbigliamento, elettrodomestici. Il datore di lavoro può acquistare tali beni oppure consegnare voucher che consentono di riceverli presso gli esercizi convenzionati. Se il valore totale dei beni non supera 258,23 euro gli stessi possono essere caricati su un unico buono. Anche i buoni carburante rientrano tra i beni e servizi agevolabili. I dipendenti di datori privati possono potenzialmente fruire di 800 euro di buoni esenti: 600 euro di fringe benefit + 200 euro di bonus carburante.

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Auto e Prestiti

La concessione di veicoli a uso promiscuo, il rilascio di prestiti e mutui a tassi agevolati e le altre fattispecie del comma 4, articolo 51 del Tuir, sono benefit imponibili secondo le forfettizzazioni indicate nello stesso comma. Rientrano nel perimetro dei 600 euro detassati.

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Utenze domestiche

I datori di lavoro possono pagare o rimborsare le utenze del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas ai dipendenti. Si ritiene che il datore di lavoro possa rimborsare tutte le utenze del 2022

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