Lavoro agile escluso per attività pericolose
Per il Ddl con le tutele per il lavoro autonomo e la disciplina dello smart working è ripreso l’esame in commissione Lavoro del Senato: il relatore, Maurizio Sacconi (Ap), ha fissato per martedì il termine per gli emendamenti, e punta all’ok del testo da parte dell’Aula tra fine di marzo e inizio aprile.
Il relatore ha segnalato alcune criticità su temi che riguardano soprattutto la salute e sicurezza legati al lavoro agile, e con il governo – rappresentato dal sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba – c’è condivisione su un intervento attraverso circolari interpretative. In particolare è sollecitato un chiarimento per la “copertura Inail”, per precisare se l’infortunio del lavoratore “agile” sarà assicurato e fino a che punto verranno considerati quelli in itinere. Al governo è richiesta anche un’interpretazione sulla risarcibilità degli infortuni del lavoratore durante l’orario di lavoro svolto fuori dell’azienda, alle stesse condizioni alle quali è garantita la “copertura” Inail dei lavoratori che si infortunino nell’azienda, a prescindere da qualsiasi indagine sull’occasione di lavoro. «Non si può pretendere dall’azienda una valutazione specifica dei rischi nei luoghi di lavoro nel momento in cui il prestatore li decide in piena autonomia – sottolinea Sacconi –. Va chiarito che nell’ambito della valutazione dei rischi lo smart working merita una considerazione specifica in sé a prescindere dal luogo in cui l’attività venga svolta, e in conseguenza il lavoratore dovrà essere sottoposto ad un’idonea sorveglianza sanitaria di tipo olistico. Gli infortuni legati esclusivamente alla scelta discrezionale del luogo da parte del lavoratore non potranno essere addebitati a titolo di colpa al datore di lavoro». Si chiede anche di precisare che vadano esclusi dalla disciplina sullo smart working i lavori che prevedono l’utilizzo di mezzi pericolosi, come il trasporto su strada.
Quanto al governo, il sottosegretario Bobba ha detto di considerare «rilevanti» le questioni sollevate dal relatore, in particolare l’importanza di stabilire l’operatività dell’assicurazione Inail per i lavoratori e della responsabilità del datore di lavoro per gli infortuni e le malattie professionali che avvengono in un ambito sul quale il datore non ha un controllo diretto e immediato. Il governo si è impegnato a dare una soluzione a queste questioni di carattere interpretativo sulla base del quadro normativo in materia, per garantire al lavoratore un’adeguata tutela, senza aggravare la responsabilità del datore di lavoro per eventi che potrebbero andare oltre la sua sfera di controllo.