Contrattazione

«Vecchi» voucher in corto circuito

di Giampiero Falasca e Mauro Pizzin

In attesa di capire come verranno sostituiti i buoni lavoro, togliendo d’impaccio aziende e famiglie che sui vecchi voucher facevano affidamento per remunerare gli stagionali piuttosto che la colf, un primo problema da risolvere riguarda le modalità e, soprattutto, i limiti di utilizzo dei buoni acquistati fino a venerdì 17 marzo e utilizzabili entro il 31 dicembre. Un numero non indifferente visto che, in mancanza di dati ufficiali, si stima che i buoni in circolazione possare essere circa 35 milioni.

Si tratta, in buona sostanza, di capire quali norme vadano applicate ai voucher durante il regime transitorio previsto dal decreto legge 25/2017, una domanda a cui non è facile rispondere in quanto, come ha messo in evidenza la Fondazione studi dei consulenti del lavoro, il legislatore nell’abrogare frettolosamente le norme sul lavoro accessorio non ha disciplinato il regime transitorio. Nel decreto, infatti, il legislatore si è “dimenticato” di mantenere in vita fino al 31 dicembre 2017 le regole sulle procedure di comunicazione preventiva e quelle sulle sanzioni.

Con la conseguenza che, per i buoni ancora validi, non si comprende quali dovrebbero essere le procedure di attivazione, ma - soprattutto - non si capisce se dovrà essere effettuata la comunicazione preventiva prevista dal comma 3 dell’articolo 49 del Dlgs 81/2015 (la disposizione anti abusi introdotta lo scorso mese di ottobre). Questa norma non è più vigente, neanche per i buoni ancora validi, così com’è scomparsa anche la sanzione prevista per l'eventuale omissione (da 400 a 2.400 euro in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione).

Si è di fronte, quindi, a un grande paradosso: fino al prossimo 31 dicembre, i voucher comprati entro il 17 marzo saranno ancora utilizzabili, ma i committenti potranno farlo senza dover rispettare alcuna regola e, soprattutto, senza rischiare sanzioni in caso di abusi.

È di tutta evidenza che, in sede di conversione parlamentare del decreto legge, bisognerà intervenire, precisando che nel periodo transitorio continuano ad applicarsi, per i voucher ancora utilizzabili, tutte le norme abrogate.

Fino a un eventuale intervento correttivo, gli operatori e i servizi di vigilanza dovranno tuttavia arrangiarsi, cercando di applicare le regole con buon senso.

Le imprese dovrebbero, in via cautelativa, continuare a effettuare la comunicazione preventiva. I servizi di vigilanza dovrebbero, infine, astenersi dall’applicare sanzioni per chi non adempirà a un obbligo che non esiste più.

Ieri, intanto, da parte di numerose imprese e lavoratori sono stati segnalati dei problemi anche per attivare i voucher sul sito dell’Inps: la procedura non consentiva, infatti, l’inserimento dei lavoro, necessarie per avviare una prestazione di lavoro accessorio, ma solo la consultazione di quelli precedentemente attivati. Un problema legato, secondo l’ente di previdenza, alla necessità di garantire l’applicazione della nuova normativa sui voucher intervenendo sulle procedure informatiche esistenti per apportare le modifiche. Un fatto, questo, che ha comportato la sospensione temporanea del servizio di vendita e quello di gestione dei buoni lavoro venduti alla data di pubblicazione del decreto. «Al più presto - ha tuttavia assicurato in serata l’Istituto - le procedure per la gestione dei buoni lavoro venduti entro la data di pubblicazione del decreto verranno completamente riattivate».

Per i voucher un successo crescente

Il Decreto legge 25/17

Per i voucher un successo crescente

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