Bonifica amianto sui treni, benefici pensionistici con attestazione del datore
I datori di lavoro delle imprese che hanno proceduto a lavori di bonifica dall'amianto a bordo dei treni nell'ambito del settore della produzione del materiale rotabile devono rilasciare un'autocertificazione che attesti l'esposizione del lavoratore alle polveri di amianto.
L'Inps con il messaggio 1° settembre 2017, n. 3407, completa le istruzioni fornite con la precedente circolare 6 aprile 2017, n. 68 al fine di portare a compimento la procedura amministrativa per ottenere la rivalutazione della pensione da parte dei lavoratori interessati.
Destinatari e requisiti – Sono interessai i lavoratori:
a) del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario che hanno prestato attività di lavoro nel sito produttivo, in modo diretto ed abituale, senza essere dotati degli equipaggiamenti di protezione adeguati all'esposizione alle polveri di amianto, per l'intero periodo di durata delle operazioni di bonifica dall'amianto poste in essere mediante sostituzione del tetto;
b) che hanno svolto l'attività assoggettata all'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali gestite dall'Inail;
c) non titolari di trattamento pensionistico diretto.
Gli interessati sono stati già individuati in quanto hanno dovuto presentare domanda già entro il 1° marzo 2016. Infatti l'ultimo messaggio dell'Inps ribadisce che le eventuali istanze di pensione presentate successivamente al 1° marzo 2016 devono essere acquisite come certificazioni ma devono essere respinte.
Attestazione – Il lavoratore riceve dall'Inps il modulo di attestazione e lo deve consegnare al proprio datore di lavoro perché lo completi indicando il periodo di occupazione nel sito produttivo interessato alla rimozione delle coperture con materiale di amianto dei treni, nonché il periodo di attività specifica del lavoratori interessato.
L'attestazione va rimessa all'Inps entro 30 giorni con la sottoscrizione da parte del datore di lavoro.
L'Inps a sua volta inoltrerà all'Inail l'attestazione affinché quest'ultimo certifichi all'Istituto previdenziale l'esatto periodo che dovrà essere oggetto di rivalutazione pensionistica.