L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Credito welfare determinato in percentuale su RAL

di Matteo Ferraris

La domanda

Buongiorno, si chiede se sia possibile per il datore di lavoro,al fine di poter beneficiare delle agevolazioni in materia di non imponibilità contributiva e fiscale previste dai commi 2 e 3 dell’art. 51 del Tuir, istituire (previa sottoscrizione di un regolamento aziendale) un credito welfare - che ogni lavoratore potrà utilizzare tramite una piattaforma di flexible benefits - determinato applicando esclusivamente una percentuale (3% fissa per tutti i lavoratori) alla retribuzione annua lorda individuale. Il tutto a prescindere dalla determinazione di obiettivi aziendali o individuali (come già risposto da AE a Interpello n.904-791/2017). Come eventuale alternativa si potrebbe fissare un importo uniforme in funzione di qualifica o livello?

La risposta è affermativa. Il regolamento aziendale è uno degli strumenti che rende l'erogazione di welfare un diritto del lavoratore e una corrispondente obbligazione per il datore di lavoro. In tal senso non è necessario che il welfare debba avere una natura di premialità. L'eventuale correlazione ad obiettivi, potrà configurare una forma speciale di welfare ("premiale", per l'appunto) che è stato oggetto di menzione tanto nella circolare n. 28/E/2016 quanto nel noto interpello Delmoform citato nel quesito. Circa la modulazione in funzione RAL, la questione apparteneva proprio alla rappresentazione dell'interpello Delmoform per come sintetizzato dall'Agenzia delle Entrate. Si conferma, pertanto, che allo stato dell'interpretazione è ammesso un credito welfare differenziato in valore assoluto in funzione della RAL. La differenziazione è ammessa anche in funzione della qualifica o del livello purché sia confermata l'esistenza di una collettività e lo strumento non diventi selettivo e, quindi, destinato solo a una persona.

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