Rapporti di lavoro

Buste e moduli ancora da aggiornare per l’Ispettorato nazionale del lavoro

di Virginio Villanova

L'Ispettorato nazionale del lavoro, operativo dal 1° gennaio di quest'anno, ha raggiunto lo scopo di riunire in un'unica agenzia, gli ispettori del lavoro, dell'Inps e dell'Inail presenti sul territorio. Con la lettera circolare numero 2 del 22 febbraio 2017, vengono integrate le indicazioni contenute nella circolare 2/2017 sulle procedure da seguire per garantire la piena operatività degli uffici.

Il primo aspetto, che potrebbe apparire di poco conto (ma non lo è), riguarda le buste con le quali vengono notificati gli illeciti amministrativi e che riportano ancora il logo dell'Inps e dell'Inail . Viene chiarito nella lettera circolare che l'uso della busta senza il logo dell'Inl non incide sulla correttezza della notifica dell'illecito e pertanto gli ispettori provenienti dagli istituti, potranno continuare a utilizzare le buste con il logo degli enti.

Viene dato conto nella lettera circolare che un'apposita commissione, cui partecipano anche l'Inps e l'Inail , è stata costituita per uniformare la modulistica in uso: il verbale unificato, il verbale di primo accesso, il verbale interlocutorio, il modello per la raccolta delle dichiarazioni dei lavoratori e, da ultimo, il modello di sospensione dell'attività imprenditoriale.

Un tema delicato, che non viene tralasciato nella nota, riguarda l'interruzione dei termini di prescrizione dei crediti contributivi e assicurativi vantati dagli istituti. Gli ispettori previdenziali firmeranno il verbale di contestazione con la dicitura «funzionario ispettivo Inps /Inail »; gli ispettori del lavoro, riporteranno sul verbale di illecito, una dicitura che richiama il Dlgs 149/2016, che assegna agli ispettori dell'Inl le prerogative già esercitate dagli istituti previdenziali e che tale atto interrompe la prescrizione dei crediti contributivi e dei premi assicurativi accertati.

Degli ex ispettori del lavoro confluiti nell'Inl, un terzo si dovrà occupare del recupero di contributi e premi; sono in via di definizione dei percorsi formativi ad hoc che possano preparare il personale prima dell'affiancamento agli ispettori provenienti dai ranghi degli istituti nelle verifiche da svolgere sul campo.

L'Ispettorato nazionale del lavoro estende le proprie competenze a tutto il territorio nazionale, diversamente dal ministero del Lavoro che non possedeva sedi periferiche nella Regione Sicilia e nelle Provincie autonome di Trento e di Bolzano. In questi territori, conclude la lettera circolare, si svolgeranno esclusivamente le attività di vigilanza nei settori previdenziale e assicurativo e, pertanto, quanto contenuto nella circolare 2/2017 non può trovare applicazione perché rivolta alla restante parte del territorio nazionale dove il ministero del Lavoro aveva ( e l'Inl ora ha) una competenza piena in materia di controlli ispettivi.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©