Trasferiti all’Inps 58 milioni per il bonus assunzioni disabili
È stato pubblicato ieri il decreto interministeriale (Lavoro-Economia) che trasferisce all’Inps ulteriori 58 milioni di euro a copertura dell'incentivo da riconoscere ai datori dei lavoro che nel 2017 assumono disabili.
Il provvedimento attua quanto deciso con l'articolo 55 bis del decreto legge 50/2017, tramite il quale è stato disposto l'incremento della copertura finanziaria dell'agevolazione. L’8 maggio, infatti, l'Inps con una nota aveva fatto presente che, a fronte dell'andamento delle assunzioni registrato nei primi mesi dell'anno, i fondi messi a budget con il decreto interministeriale del 16 marzo erano già stati esauriti. Si trattava di circa 15 milioni di euro.
Di conseguenza, in fase di conversione del Dl 50/2017, è stato predisposto l’incremento delle risorse, che è stato poi attuato con il decreto interministeriale 29 settembre 2017 pubblicato ieri sul sito del ministero del Lavoro.
L’incentivo per l’assunzione di disabili è regolato dall’articolo 13 della legge 68/1999. Esso è pari al 70% della retribuzione mensile lorda imponibile a fini previdenziali per ogni lavoratore disabile assunto a tempo indeterminato che ha una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o minorazioni ascritte dalla prima alla terza categoria delle tabelle annesse al Dpr 915/1978. L’agevolazione scende al 35% se la riduzione della capacità lavorativa è compresa tra il 67 e il 79% o se le minorazioni rientrano nella quarta, quinta o sesta categoria. In entrambi questi casi il bonus ha durata di 36 mesi.
Inoltre è prevista un’agevolazione al 70% della retribuzione, ma per 5 anni, se l’assunto a tempo indeterminato ha una disabilità intellettiva e psichica che determina una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento. Se il contratto è a tempo determinato di almeno 12 mesi, il bonus viene riconosciuto per la durata dello stesso.
I datori di lavoro fruiscono dell’incentivo tramite conguaglio nelle denunce contributive mensili previa domanda all’Inps e conferma, da parte di quest’ultima, della disponibilità delle relative risorse.
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