Contrattazione

Un mese e mezzo per decidere su cassa e nuove assunzioni

di D.Pa.

Il subentro di Arcelor Mittal in Ilva è fissato per l’1 novembre ma da lunedì prossimo scatta una fase, della durata di un mese e mezzo, nella quale l’investitore e l’amministrazione straordinaria saranno insieme e collaboreranno all’avvio del nuovo ciclo.

Questo periodo servirà da un lato a perfezionare e a completare l’iter tecnico-legale connesso al passaggio e dall’altro ad organizzare il trasferimento del personale nella nuova società. «Gli atti da compiere per il passaggio non sono pochi», si spiega. Nei prossimi giorni si avvieranno intanto gli incontri tra sindacati e Mittal volti a definire i fabbisogni. Si deciderà, in sostanza, chi deve essere assunto da Mittal e chi, invece, restare in carico all’amministrazione straordinaria. Per ciascun lavoratore si analizzeranno anzianità aziendale, ruolo professionale, carichi di famiglia: si attribuirà un punteggio a ciascuna voce e si determinerà una media ponderata che orienterà la scelta. I lavoratori da assumere dovranno poi essere convocati, firmare le dimissioni dall’Ilva e gli atti preliminari alla nuova assunzione. «Si tratterà di entrare nel merito - rilevano fonti sindacali - sapendo che su ciascun impianto ci sono figure professionali addette all’esercizio e altre strettamente collegate». A fine marzo i dipendenti di Taranto erano 10.849 (13.618 nel gruppo). A Mittal ne andranno ora 8.200 (10.700 in totale come nuovi assunti). Restano a Taranto 2.649 unità che verranno prese in carico dall’amministrazione straordinaria. Lavoratori che saranno in cassa integrazione. Si calcola che circa 3-400 di loro nei prossimi mesi possano essere impiegati nella bonifica ambientale delle aree non strettamente produttive di competenza dei commissari. In parallelo si comincerà a vedere quanti dipendenti Ilva sono interessati a beneficiare del bonus di 100mila euro lordi che è l’incentivo per l’uscita volontaria anticipata. L’amministrazione straordinaria resterà sino al 2023 come accompagnamento e vigilanza rispetto al nuovo investitore (nel 2023 si completano infatti i piani industriale e ambientale). Più lunga, invece, e al momento non definibile, la durata dell’amministrazione straordinaria correlata allo stato di insolvenza dell’Ilva di cui è competente il Tribunale di Milano.

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