Nelle nuove agenzie decentrate l’Inps fa consulenza previdenziale
Dopo il Regolamento di attuazione approvato nel mese di maggio, prende forma il decentramento territoriale dell'Inps: la circolare 21 settembre 2018, n. 96 precisa i parametri di fattibilità in base ai quali istituire i nuovi punti Inps e definisce il contenuto del Nucleo base di servizi standard (Nbss), quale insieme di attività e servizi che deve essere garantito dalle agenzie sul territorio.
La apertura di una struttura sul territorio sarà giustificata dal raggiungimento di almeno due parametri tra: una popolazione residente superiore a 60 mila abitanti, personale assegnato superiore a 10 unità, un tasso di ipercopertura (ossia il rapporto tra la popolazione residente nel bacino che può raggiungere più di una Agenzia con mezzi propri in meno di 30 minuti ed il totale della popolazione) inferiore al 60%. Alla analisi di tali parametri dovrà tuttavia aggiungersi l'analisi del livello di soddisfazione delle attese dei cittadini e delle aziende, in termini di tempestività e qualità dei servizi nonché accessibilità alla struttura medesima.
Le agenzie già funzionanti al di fuori dei parametri descritti potranno essere trasformate in Punti Inps, sorta di moduli organizzativi più snelli e realizzabili anche in sinergia con altre Pubbliche Amministrazioni, o addirittura chiuse (in proposito è necessaria una determinazione del Presidente su proposta del Direttore generale).
Più interessante per la utenza la definizione dei contenuti del Nucleo Base di Servizi Standard (Nbss), che si definisce come l'insieme di attività e servizi che deve essere garantito da tutte le Agenzie sul territorio.
"Base" perché il nucleo fa riferimento ad un set minimo di funzioni e servizi articolati in differenti modalità.
La prima è il servizio di sportello erogato al primo livello (cognizioni di base), comprendente la prima accoglienza, i servizi veloci, l'informazione generalista e l'assistenza sui servizi automatici e sull'accesso ai servizi web, ecc.
In tale set di servizi si ricomprende la erogazione diretta di quelli più frequenti collegati ai segmenti di utenza debole sotto il profilo socio-sanitario e della continuità lavorativa.
Una seconda modalità (cognizioni specialistiche) attiene alla intermediazione con i poli di produzione e le altre Strutture dell'Istituto attraverso la presa in carico dell'utente e delle sue problematiche.
In tale fase rientra anche la erogazione di servizi specialistici su appuntamento, la gestione delle risposte differite e delle risposte specialistiche su tematiche specifiche promosse dall'utente, ivi inclusa "una consulenza più aperta e in grado di prospettare scenari diversi in relazione alla storia previdenziale del soggetto".