Adempimenti

Controllo volontario dagli esiti incerti

di Barbara Massara

Non sono ancora del tutto noti i tempi e gli effetti della nuova richiesta di regolarità contributiva, presentata con la dichiarazione preventiva di agevolazione (Dpa). Il messaggio Inps 2648/2018 indica infatti i termini per la presentazione dell’istanza da parte del datore di lavoro ma non fa alcun cenno ai tempi di risposta dell’Inps, che quindi non sono noti.

Dall'esperienza di alcune aziende pioniere che hanno già presentato la domanda, si è potuto desumere che, dopo una settimana dalla presentazione e protocollazione dell’istanza, l’esito non risulta ancora disponibile.

Le maggiori incertezze che oggi incontrano le aziende nello sperimentare la Dpa riguardano gli effetti che concretamente la nuova modalità di interrogazione della procedura Durc online potrebbe comportare. Nel caso della Dpa, infatti, sono le stesse aziende che chiedono all’Inps automaticamente e mensilmente, per tutti i mesi indicati nella domanda, di verificare la propria situazione contributiva, così da evidenziare situazioni irregolari che potrebbero bloccare la legittima fruizione dei benefici contributivi.

Ma dagli esiti irregolari che la procedura dovesse restituire (a oggi non ancora riscontrabili), sarà possibile facilmente risalire all’anomalia? O inizierà il complicato processo di comunicazione con il cassetto previdenziale o con la mail del preavviso di accertamento funzionale, per comprendere ciò che dagli archivi dell’Inps risulta irregolare?

Perché il nuovo strumento sia effettivamente utile per le aziende, è indispensabile che queste, dopo aver promosso la verifica, essere state tempestivamente informate dell’esistenza di irregolaritàe aver ricevuto eventuali inviti a regolarizzare, possano interloquire facilmente e tempestivamente con l’Inps per comprendere la natura dell’irregolarità e attivarsi per la risoluzione, così da essere certe della legittima fruizione del beneficio contributivo.

Il vero dubbio rimane quello delle conseguenze sulle aziende in seguito all’ eventuale esito negativo della procedura di controllo attivata con la Dpa. Non è infatti del tutto chiaro il rapporto tra la dichiarazione preventiva di agevolazione e l’eventuale Durc già richiesto per le vie ordinarie ed emesso dall’Istituto, posto che secondo quanto si legge nel messaggio 2648/2018, laddove risulti già presente un Durc online in corso di validità, il nuovo sistema della Dpa ne registrerà l’esito.

Si auspica che ci siano ulteriori interventi esplicativi dell’Inps, per incentivare le aziende e i consulenti a usare il nuovo strumento.

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