Contrattazione

I bancari Abi tornano al tavolo per il contratto

di Cristina Casadei

L’innovazione continua di prodotto e di processo richiesta alle banche e guidata dai comportamenti dei clienti, si muoverà sullo sfondo dei negoziati del prossimo rinnovo del contratto dei 300mila bancari delle banche Abi. La prossima settimana, per ora martedì, nell’agenda del nuovo presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro di Abi, Salvatore Poloni, c’è un incontro con i segretari generali della Fabi, Lando Maria Sileoni, della First, Giulio Romani, della Fisac, Agostino Megale, della Uilca, Massimo Masi e di Unisin, Emilio Contrasto. Successivamente Poloni riunirà il Casl a cui prenderanno parte i responsabili hr dei principali istituti.

Le parti sono al lavoro, le sigle hanno già riunito o riuniranno a breve gli esecutivi . Il momento appare propizio, con il campo libero dalle trattative nei grandi gruppi e con i congressi praticamente alle spalle (manca all’appello solo la Fisac Cgil che dovrà rinnovare il segretario generale in novembre, mentre la Fabi ha confermato Lando Maria Sileoni in marzo e la Uilca Massimo Masi in giugno). A fine anno scade il contratto collettivo nazionale dei bancari Abi, ma dopo gli incontri dei mesi scorsi le parti hanno condiviso di rimandare i termini delle comunicazioni (come la disdetta).

Dopo le ristrutturazioni dei grandi gruppi che hanno raggiunto accordi con il sindacato per la gestione dei loro esuberi e del ricambio generazionale e gli accordi sugli Npl (l’ultimo raggiunto in Intesa Sanpaolo a inizio agosto), per i sindacati è il momento di lavorare a una piattaforma che tenga conto dell’innovazione del modello di business e dei risultati che le banche hanno messo a segno. Ma non solo. Ci sarà da affrontare anche il tema della rappresentanza e dei diritti e delle relazioni sindacali perché, sempre a fine anno, scade anche l’accordo sulle libertà sindacali. La trattativa sul tema dovrà entrare a breve nel merito.

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