Previdenza

Entro il 30 novembre l’ultima domanda di Ape sociale

di Pietro Gremigni

Entro il prossimo 30 novembre 2018 scade il termine per presentare l'ultima tranche di domande per accedere nei benefici dell'Ape sociale, sempreché dall’esito del monitoraggio dello “scaglione” precedente siano rimaste le necessarie risorse finanziarie.
In attesa che si delinei la prevista riforma pensionistica dal 2019, al momento lo strumento dell’Ape sociale è destinato a cessare entro il 31 dicembre 2018, salvo appunto che venga prorogata dalla legge anche per l’anno prossimo.
Pertanto la scadenza del 30 novembre è l'ultima possibilità offerta a chi, in presenza dei requisiti, può accedere al pensionamento anticipato e non ha sfruttato le due precedenti scadenze del 31 marzo e del 15 luglio o perché ha omesso di farlo oppure perché ha perfezionato i requisiti dopo il 15 luglio 2018.

Risorse e monitoraggio - L'Ape sociale è riconosciuta entro i limiti annuali di spesa di cui all'articolo 1, comma 162, lettera h), della legge di bilancio 2018.
Per effetto di quanto previsto dalla legge, nonché di quanto emerso dall'attività di monitoraggio delle domande presentate con riferimento all'anno 2017, la legge stessa ha stanziato le seguenti risorse per finanziare l'anticipo fino al 2024: al comma 186, le parole: 630 milioni di euro per l'anno 2018, di 666,5 milioni di euro per l'anno 2019, di 530,7 milioni di euro per l'anno 2020, di 323,4 milioni di euro per l'anno 2021, di 101,2 milioni di euro per l'anno 2022 e di 6,5 milioni di euro per l'anno 2023.
Inoltre è stato istituito il “Fondo APE Sociale” con una dotazione di 12,2 milioni di euro per l'anno 2019, di 7,5 milioni di euro per l'anno 2020, di 10,5 milioni di euro per l'anno 2021, di 3,6 milioni di euro per l'anno 2022, di 5,3 milioni di euro per l'anno 2023 e di 2,4 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2024.
Nel predetto Fondo confluiscono le eventuali risorse che emergono, a seguito dell'attività di monitoraggio degli oneri. L'accertamento delle eventuali economie è effettuato entro il 15 novembre 2018.

Requisiti - I requisiti di carattere generale per accedere all'Ape sociale sono i seguenti purché maturati entro il 31 dicembre 2018:
1. almeno 63 anni di età;
2. possesso di una determinata anzianità contributiva di 30 o 36 anni a seconda dei casi;
3. cessazione di attività lavorativa sia dipendente che autonoma;
4. residenza in Italia;
5. non percepire una pensione diretta.
Le categorie a cui appartenere per chiedere l'Ape sociale sono in estrema sintesi le seguenti:
-disoccupati che da almeno 3 mesi non percepiscono i relativi trattamenti, licenziati o dimessosi per giusta causa o cessati dal contratto a termine per scadenza del termine, con almeno 30 anni di anzianità contributiva;
-assistere da almeno 6 mesi portatori di handicap grave (coniuge nonché partner dell'unione civile o parenti di primo grado conviventi), con almeno 30 anni di anzianità contributiva;
-essere in condizione di invalidità pari o superiore al 74% con almeno 30 anni di anzianità contributiva;
-fare parte della categoria dei lavori gravosi, faticosi e pesanti svolti per almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette, lavori aggiornati dal Dm 5 febbraio 2018. Occorre avere almeno 36 anni di anzianità contributiva.
I requisiti contributivi richiesti sono ridotti, per le donne, di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni.
Alcuni dei requisiti devono risultare però perfezionati prima del 31 dicembre, e pertanto prima della presentazione dell'ultima domanda per il 2018:
-lo stato di disoccupato e la cessazione da almeno 3 mesi dei relativi trattamenti;
-il requisito di assistenza del portatore di handicap da almeno 6 mesi continuativi;
-lo stato invalidante uguale o superiore al 74%.
Invece la condizione temporale per i lavori gravosi (almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette) deve sussistere alla data di presentazione della domanda di accesso al beneficio, una volta che l'Inps avrà riconosciuto il relativo diritto.

Domanda - Pertanto entro il prossimo 30 novembre l'interessato che non ha presentato domanda entro i precedenti scaglioni oppure che ha perfezionati i requisiti dopo il 15 luglio, deve presentare domanda di riconoscimento del beneficio all'Inps. Dopo di che una volta che l'Inps avrà riconosciuto il diritto e la sussistenza delle risorse, dovrà essere presentare la richiesta di accesso.
Alla domanda telematica (sito Inps – Patronati) vanno allegati, oltre alle dichiarazioni sostitutive degli status richiesti a seconda della categoria di appartenenza, i seguenti documenti:
-lettera di licenziamento o dimissioni per giusta causa, oppure verbale di risoluzione consensuale;
-un'attestazione del o dei datore/datori di lavoro redatta su un apposito modello predisposto dall'INPS, nel quale indicare i periodi di lavoro prestato dal richiedente l'APE sociale alle sue dipendenze, il contratto collettivo applicato, le mansioni svolte ed il livello di inquadramento attribuito, nonché, con riferimento alle attività lavorative svolte;
-nel caso dell'edilizia, gli operai edili possono sostituire le attestazioni delle mansioni svolte in via continuativa, che devono essere rilasciate dal datore di lavoro, con una idonea dichiarazione, sottoscritta dai responsabili delle Casse edili, dalla quale risultino i periodi durante i quali sono stati iscritti alle Casse stesse.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©