Contrattazione

Studi professionali, allargata l’assistenza sanitaria a Bolzano

di Josef Tschöll

Le ragioni di una situazione particolare. I collaboratori degli studi professionali a Bolzano avranno la possibilità di scegliere l'assistenza sanitaria modulata secondo le specifiche esigenze territoriali. L'accordo stipulato il 24 marzo 2017 tra il Presidente di Confprofessioni e Cadifprof, Gaetano Stella, la delegazione territoriale di Confprofessioni Südtirol / Alto Adige e i rappresentanti dei quattro sindacati a livello territoriale (Asgb Commercio, Filcams Cgil/Agb, Fisascat SGBCISL e Uiltucs Uil - Trentino Alto Adige Südtirol) amplia l'offerta dell'assistenza sanitaria per i lavoratori. Dopo due anni di trattative arriva così al traguardo un accordo che tiene conto delle specifiche esigenze, il quale consentirà di costruire e garantire una offerta aggiuntiva di prestazioni sanitarie integrative: quelle nazionali e quelle aggiuntive a livello locale sulla base dei fabbisogni e delle particolarità presenti.
La Provincia di Bolzano presenta una realtà molto particolare (anche sul piano economico, amministrativo, linguistico e culturale) dove il sistema sanitario pubblico è molto avanzato, coprendo già adesso la maggior parte delle prestazioni garantite da parte di Cadiprof a livello nazionale. Da qui l'esigenza di trovare una soluzione locale per garantire prestazioni ad hoc senza perdere la possibilità di scegliere il tradizionale pacchetto di servizi Cadiprof (che gestisce i trattamenti assistenziali sanitari, integrativi delle prestazioni sanitarie pubbliche obbligatorie, nonché quanto demandato e previsto dal suo statuto e dal suo regolamento).
Nel corso delle trattative è stata così valutata, nella gestione del piano sanitario di Cadiprof, l'opportunità di una collaborazione con un gestore locale presente in maniera capillare su tutto il territorio che garantisce anche le necessarie competenze linguistiche (italiano, tedesco e ladino) per l'assistenza ai lavoratori dipendenti e ai datori di lavoro.
E' stato così analizzato il pacchetto delle prestazioni offerte a livello locale da parte di Mutual Help, una realtà presente in maniera capillare su tutto il territorio (collaborando con la rete degli sportelli delle Casse Rurali Raiffeisen) e la quale garantisce anche le necessarie competenze organizzative e soprattutto linguistiche.
L'apertura per una soluzione mirata consentirà poi senz'altro di aumentare il numero degli iscritti a livello locale (attualmente sono poco più di 2.500 lavoratori) e spingere gli studi professionali verso l'applicazione del CCNL di Confprofessioni. Per vari motivi tuttora molti studi applicano altri contratti collettivi. Rafforzando gli strumenti del contratto la scelta di cambiare sarà più attrattiva.
L'accordo territoriale. Questo è limitato ai soli datori di lavoro e lavoratori della provincia autonoma di Bolzano che applicano integralmente il CCNL per i dipendenti degli studi professionali. La durata dell'accordo è di due anni e mezzo, con decorrenza dal 1° luglio 2017 e scadenza al 31 dicembre 2019. Questo si intende tacitamente rinnovato di anno in anno se nessuna delle parti firmatarie recede con comunicazione scritta e data certa rispettando un preavviso di sei mesi.
Punto centrale dell'accordo è l'ampliamento dell'offerta di assistenza sanitaria integrativa di Cadiprof a favore dei lavoratori dipendenti con le prestazioni contenute nei pacchetti di Mutual Help. Dunque, in alternativa all'attuale offerta del piano sanitario di Cadiprof i lavoratori potranno scegliere tra due pacchetti: il piano sanitario base di Mutual Help e il piano sanitario aggiuntivo di Mutual Help. In ogni caso anche con i due piani sanitari di Mutual Help è garantita, da parte di Cadiprof la prestazione del pacchetto famiglia. Così chi dovesse scegliere il piano sanitario locale potrà rivolgersi a Cadiprof per le prestazioni garantite dal pacchetto famiglia. In questo modo sarà il lavoratore a scegliere quale sarà la copertura dell'assistenza sanitaria più adatta per lui: il piano sanitario nazionale di Cadiprof oppure uno dei due pacchetti locali.
Per quanto riguarda la contribuzione questa continuerà a essere versata dal datore di lavoro a Cadiprof secondo le modalità e nella misura prevista dall'art. 13 del CCNL Studi Professionali per i piani sanitari base (nazionale Cadiprof e base Mutual Help) pari a 180 Euro su base annua (15 Euro mensili). Invece che sceglierà il piano sanitario aggiuntivo di Mutual Help dovrà versare una contribuzione più elevata per finanziare le prestazioni. E' aggiunto un importo pari a 5 euro complessivi per 12 mensilità, di cui 2,50 euro a carico del datore di lavoro e 2,50 euro a carico del lavoratore. Così la contribuzione totale su base annua per il pacchetto aggiuntivo è pari a 240 Euro (20 Euro mensili, di cui 17,50 a carico del datore di lavoro e 2,50 a carico del lavoratore). La contribuzione a favore di Mutual Help è comunque da versare da parte del datore di lavoro a Cadiprof. Sarà poi conguagliata e riversata da Cadiprof a Mutual Help secondo il contratto stipulato tra le stesse.
Per ogni soggetto beneficiario il diritto alle prestazioni previste dalla nuova intesa territoriale da parte di Cadiprof e/o Mutual Help sorgerà dal 1° giorno del quarto mese successivo a quello dalla data di iscrizione a Cadiprof. Per coloro che sono già iscritti e rimangono iscritti a Cadiprof nulla cambia.
Le modalità di accesso alle prestazioni da parte dei lavoratori a Cadiprof e Mutual Help sono disciplinate dai rispettivi statuti e regolamenti e dal contratto stipulato tra Cadiprof e Mutual Help. Per le prestazioni scelte da parte del lavoratore che sono a carico di Cadiprof, l'erogazione avverrà direttamente secondo le modalità stabilite dalla stessa e già in vigore. Invece per le prestazioni erogate direttamente da parte di Mutual Help i lavoratori dovranno fare riferimento alle modalità e procedure previste dalla stessa.
Per l'operatività dell'accordo è necessaria ancora apposita intesa tra Cadiprof e Mutual Help che regolamenterà gli aspetti gestionali relativi alle contribuzioni e alla loro ripartizione tra il fondo nazionale e il gestore locale nonché per disciplinare i rispettivi compiti nel ricevimento delle domande e nell'erogazione delle prestazioni ai lavoratori.
Per definire eventuali contrasti sull'interpretazione e applicazione dell'intesa le parti sociali del settore hanno previsto un tavolo tecnico.
Infine l'accordo contiene anche una dichiarazione di volontà per istituire, a livello locale, uno sportello territoriale dell'ente bilaterale per gli studi professionali – Ebipro.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©