Mobilità in deroga nelle aree di crisi industriale complessa, le precisazioni dell’Inps
L’articolo 25-ter del D.L. legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito con la legge 17 dicembre 2018, n. 136, ha considerevolmente esteso la platea dei lavoratori, occupati in imprese operanti in aree di crisi industriale complessa, nei confronti dei quali può essere concessa la mobilità in deroga (ai sensi dell'art. 1, c. 142, legge 27 dicembre 2017, n. 205). I territori interessati sono le aree di crisi industriale complessa, ossia Venezia-Porto Marghera e Campania, Poli industriali di Acerra-Marcianise-Airola, Battipaglia-Solofra, Castellammare-Torre Annunziata. I soggetti interessati sono quelli che hanno cessato il trattamento di mobilità ordinaria o in deroga tra il 22 novembre 2017 ed 31 dicembre 2018. Il trattamento è concesso per dodici mesi a condizione che a tali lavoratori siano contestualmente applicate misure di politica attiva, individuate in un apposito piano regionale, da comunicare al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL).
L’Inps, con messaggio 24 gennaio 2019, n. 322, fornisce le relative indicazioni operative, integrando la sua precedente circolare 1° agosto 2018, n. 90. In particolare si richiede alle sedi territoriali di controllare in sede di liquidazione della prestazione:
a) se il beneficiario abbia terminato il trattamento di mobilità ordinaria nel più esteso periodo compreso tra il 22 novembre 2017 ed il 31 dicembre 2018 (e non più nel periodo, coperto dalla legge di bilancio per il 2018, compreso tra il 1 gennaio ed il 30 giugno 2018);
b) che la prestazione concessa dalla Regione sia senza soluzione di continuità rispetto alla precedente mobilità ordinaria o in deroga.
In assenza di tali condizioni la prestazione non potrà essere erogata.
Al finanziamento della misura si provvede con le risorse già impegnate con la legge 205/2017, ossia 34 milioni di euro a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione.
Tali risorse sono state già assegnate interamente alla Regione Campania (decreti ministeriali n. 18020 del 20 febbraio 2018 e n. 18113 del 17 settembre 2018). Tenuto conto dell'ampliamento dell'intervento, il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha proceduto a sollecitare alle Regioni Veneto e Campania la quantificazione dei nuovi fabbisogni. Poiché lo stanziamento rimane quello sopra individuato, nel caso dovessero pervenire nuove richieste si provvederà a rimodulare le assegnazioni già effettuate.