Decreto pensioni, al via la domanda di Ape sociale per il 2019
L'Inps, con il messaggio 29 gennaio 2019, n. 402, informa della possibilità di presentare la domanda per l'Ape sociale, dato che il Dl 28 gennaio 2019, n. 4 ha esteso a tutto il 2019 il periodo di sperimentazione dell'Anticipo pensionistico.
Ad occuparsi della proroga per il 2019, è l'art. 18 del decreto legge che prevede lo spostamento al 31 dicembre 2019 del termine, prima fissato al 31 dicembre 2018.
A tal proposito vengono incrementate le somme stanziate negli anni in merito a tale prestazione e viene precisato che le regole di cui al secondo e terzo periodo del comma 165, dell'art.1, della legge 205/2017, si applicano anche con riferimento ai soggetti interessati che verranno a trovarsi nelle condizioni indicate nel corso del 2019.
Quindi, per dare attuazione alle previsioni di cui al citato articolo 18 del decreto-legge n. 4/2019, e in attesa della pubblicazione della circolare illustrativa delle nuove disposizioni, l'Inps con il messaggio in argomento comunica la riapertura delle domande di riconoscimento delle condizioni per l'accesso all'Ape sociale.
Di conseguenza, dal 29 gennaio 2019, gli interessati possono presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio dell'Ape se nel corso dell'anno 2019, maturano tutti i requisiti e le condizioni previste dall'articolo 1, commi da 179 a 186, della legge n. 232/2016 e ss.mm.ii.
Inoltre, la domanda potrà essere presentata anche da parte di tutti coloro che hanno perfezionato i requisiti negli anni precedenti, stante il permanere degli stessi, e che non hanno provveduto ad avanzare la relativa domanda.
È importante sottolineare che per non perdere i ratei di trattamento i soggetti interessati i quali al momento della domanda di verifica delle condizioni di accesso al beneficio in argomento siano già in possesso di tutti i requisiti e le condizioni previste, devono presentare contestualmente anche la domanda di Ape sociale.
È da ricordare che, l'Ape sociale è un'indennità a carico dello Stato, erogata dall'Inps per agevolare il passaggio verso il pensionamento ai soggetti svantaggiati o in condizioni di disagio.
La prestazione è corrisposta a domanda a coloro che abbiano compiuto almeno 63 anni di età, che non siano già titolari di pensione diretta, fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia o al conseguimento della pensione anticipata ovvero di altro trattamento pensionistico anticipato rispetto alla pensione di vecchiaia.
La legge di bilancio per il 2018, n.205/2017, ha introdotto, con effetti dal 1° gennaio 2018, alcune modifiche e integrazioni alla disciplina dell'Ape Sociale, che prevedono, fra l'altro: per le donne con figli, una riduzione del requisito contributivo minimo richiesto per l'accesso al beneficio, nella misura di 12 mesi per ciascun figlio, per un massimo di 24 mesi; estensione della platea dei destinatari in merito ai beneficiari delle categorie dei disoccupati, dei soggetti che assistono e convivono con disabili affetti da handicap grave e dei lavoratori "gravosi"; una deroga all'applicazione delle disposizioni in materia di adeguamento alla speranza di vita per alcune categorie, esclusi i soggetti che all'atto del pensionamento godono dell'Ape sociale.