Previdenza

Tre scadenze per certificare i requisiti dell’Ape sociale

di Pietro Gremigni

È possibile presentare all'Inps domanda per ottenere l'Ape sociale non solo da parte di chi matura i requisiti nel 2019 ma anche di chi li ha perfezionati nel 2018 e non ha fatto richiesta, nonché da chi è stato escluso per mancanza di risorse nell'anno precedente.
Per fornire le istruzione, l'Inps ha emanato la circolare 1° febbraio 2019, numero 15.

Domanda - Gli interessati potranno presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso all'Ape sociale, con la stessa modulistica del 2018, entro i termini di scadenza del 31 marzo 2019, 15 luglio 2019 e, comunque, non oltre il 30 novembre 2019.
Le domande presentate oltre i suddetti termini di scadenza ed entro il 30 novembre 2019 saranno prese in considerazione esclusivamente all'esito del monitoraggio delle risorse stanziate. Quest'ultimo verrà effettuato sulla base della maggiore prossimità al requisito anagrafico per l'accesso alla pensione di vecchiaia.
Una volta ammessi al beneficio, gli interessati devono presentare domanda di accesso al beneficio.
L'Ape sociale, in presenza di tutti i requisiti, decorre dal primo giorno del mese successivo alla domanda di trattamento, previa cessazione dell'attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato, svolta in Italia o all'estero.
Coloro che sono in possesso del provvedimento di "certificazione" dell'Inps possono presentare domanda di accesso all'Ape sociale anche successivamente alla conclusione del periodo di sperimentazione, originariamente fissato al 31 dicembre 2018. È essenziale però che permangono, al momento dell'erogazione, i requisiti già in possesso del beneficiario entro il 31 dicembre 2018.

Requisiti – I requisiti per chiedere l'Ape sociale sono gli stessi del 2018 e in particolare:
- un'età di almeno 63 anni;
- rientrare in alternativa in una delle categorie seguenti: disoccupati privi di trattamento da almeno 3 mesi; assistere familiari portatori di handicap grave conviventi da almeno 6 mesi; avere un'invalidità minima del 74%, purché in possesso di almeno 30 anni di contribuzione, nonché infine avere svolto lavori gravosi (Dm 5 febbraio 2018) per almeno 7 anni negli ultimi 10 ovvero almeno 6 anni negli ultimi 7 e siano in possesso di almeno 36 anni di contribuzione;
- avere la residenza in Italia (Inps, circ. n. 100/2017);
- cessare l'attività lavorativa dipendente o autonoma.

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