Adempimenti

Artigiani e commercianti, l’Inps aggiorna la procedura per i versamenti su crediti prescritti

di Arturo Rossi

I versamenti su crediti Inps prescritti devono essere restituiti agli interessati. Lo precisa l'Inps, con messaggio 21 novembre 2018, numero 4348, in merito agli artigiani e commercianti. In particolare, vengono informate le sedi periferiche del rilascio di un'implementazione sulla procedura "Gestione Versamenti".

In fase di accredito dei modelli F24, infatti, l'istituto ha sviluppato un nuovo sistema di controllo finalizzato a individuare versamenti effettuati a copertura di contributi potenzialmente prescritti, onde evitarne l'accredito automatico e il successivo aggiornamento dell'estratto contributivo. I versamenti intercettati vengono scartati a riciclo (ricicli su crediti potenzialmente prescritti) e resi disponibili per le indispensabili verifiche da parte dell'operatore di sede.

Sono interessate dal controllo le causali F24 di seguito indicate:
• AF/AFP – CF/CFP: sono i contributi fissi e pregressi, vengono scartati i versamenti se la scadenza legale della rata relativa all'emissione indicata nella codeline risulti antecedente di 5 anni la data di pagamento. Se la rata indicata nella codeline risulta uguale a "0", viene considerata la scadenza legale della 1° rata dell'emissione;

• AP/APP/APR – CP/CPP/CPR: sono i contributi a percentuale, percentuali pregressi e dilazione, vengono scartati i versamenti se la scadenza legale del saldo del contributo a percentuale/eccedente il minimale risulti anteriore di 5 anni rispetto alla data del pagamento. Ciò vale nel caso in cui il reddito del contributo pagato coincida con l'anno dell'emissione; se, invece, il contributo pagato si riferisca ad un'emissione con anni pregressi (sia cioè un contributo relativo ad un anno di reddito non coincidente con l'anno dell'emissione), viene scartato se la data di pagamento risulti posteriore di 5 anni rispetto:alla data di iscrizione registrata in archivio, se avvenuta su domanda; alla data di scadenza legale del saldo relativa all'anno di reddito a cui si riferisce il versamento, se l'iscrizione risulta da accertamento;

AR/ARN – CR/CRN: sono i contributi per avvisi bonari, vengono scartati i versamenti qualora la data di notifica dell'avviso bonario/atto interruttivo/comunicazione di debito risulti anteriore di 5 anni rispetto alla data del pagamento. Se, invece, i versamenti con dette causali si riferiscono ad una "Codeline per Regolarizzare" vengono scartati se la data di versamento risulti posteriore di 5 anni la scadenza legale di almeno uno dei contributi inseriti nel calcolo della codeline.

I versamenti scartati saranno disponibili in una apposita funzione - Ricicli su crediti potenzialmente prescritti- presente nella sezione Correzione versamenti a Riciclo.
La sede Inps, dopo aver verificato che il versamento si riferisce a contributi non prescritti alla data del pagamento utilizzerà l'opzione "Conferma". Prima della definitiva conferma è indispensabile indicare, nella sezione "Note", l'esito positivo del controllo specificando anche il riferimento dell'atto che ha interrotto la prescrizione. Il versamento riciclato verrà regolarmente accreditato in posizione.
Qualora dalle verifiche effettuate negli archivi procedurali e dai documenti in possesso della sede non emergessero atti interruttivi della prescrizione, l'Inps richiederà al contribuente eventuali atti interruttivi in suo possesso. A tale scopo, invierà al contribuente una comunicazione per Pec o raccomandata a/r. La sede, in questo caso, può inserire una nota "Preventiva", ove descrivere l'attività in corso.
Nel caso in cui non venisse prodotta dal contribuente idonea documentazione a dimostrazione dell'interruzione dei termini prescrizionali, la sede Inps procederà al rimborso.

Ove esistessero crediti compensabili (non prescritti alla data del versamento), sia nella gestione artigiani/commercianti che in altre gestioni, l'operatore, dopo opportuna informativa al contribuente, dovrà procedere alla compensazione del credito; in assenza di crediti compensabili, il contribuente potrà inoltrare istanza di rimborso.

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