Welfare

Assegno unico, da marzo a ottobre erogati 10,3 miliardi

Il 47% degli assegni pagati per figlio si riferisce a beneficiari appartenenti a nuclei con Isee inferiore ai 15mila euro

di N.T.

Nel periodo che va da marzo, mese in cui è stato introdotto l'assegno unico universale, a ottobre 2022 le famiglie hanno ricevuto 9,8 miliardi per i figli grazie a questo nuovo strumento, che ha interessato una platea di circa 5,6 milioni di richiedenti e 8,9 milioni di figli beneficiari di almeno una mensilità, con importi medi mensili pari a 233 euro per richiedente e a 145 euro per figlio. Il conto complessivo sale a 10, 3 miliardi se si includono i nuclei percettori di reddito di cittadinanza (Rdc).
A dirlo sono i dati dell'Osservatorio statistico sull'assegno unico, che contiene al suo interno anche i dati relativi all'assegno per i nuclei con Rdc con almeno una mensilità della prestazione integrata dall'assegno unico (486mila), con riferimento a circa 823mila figli a carico, di cui poco meno di 500mila appartenenti in via esclusiva a nuclei percettori del reddito di cittadinanza.
Per i nuclei non percettori di Rdc circa il 47% degli assegni pagati per figlio si riferisce a beneficiari appartenenti a nuclei con Isee inferiore ai 15mila euro; circa il 20% dei figli appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato Isee. Per essi, con riferimento al mese di ottobre, l'importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da poco meno di 50 euro per chi non presenta Isee o supera i 40mila euro a 195 euro per le classi di Isee fino a 15mila euro.
Sempre nel mese di ottobre, il 47% dei figli raggiunti dalla misura si concentrano al Nord, e per essi si osservano importi medi più modesti avendo livelli di Isee più elevato, mentre al Sud si registra una minore consistenza di beneficiari (34%) ma importi mensili mediamente più alti in relazione a livelli di Isee mediamente più bassi in queste aree.

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