Aumentano i paletti per limitare gli anticipi pensionistici
Ai requisiti anagrafici si affiancano quelli di importo, minimo e massimo
L’ultima versione disponibile della legge di Bilancio 2024 non modifica più di tanto i requisiti anagrafici e contributivi di accesso ai principali canali di pensionamento, ma introduce vincoli sugli importi per scoraggiare i pensionandi.
Restano invariate le regole riguardanti le due tipologie di pensione:
- quella di vecchiaia, per chi ha almeno un contributo accreditato prima del 1996, continuerà a essere accessibile con almeno 67 anni di età e 20 di contributi (requisiti da adeguare alla speranza di vita dal 2027, al pari di tutti gli altri soggetti a questo meccanismo);
- quella anticipata, sempre per chi ha contributi ante 1996, che richiede almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno per le donne) a prescindere dall’età.
Saranno ancora sufficienti 41 anni di contributi per i lavoratori precoci (24mila uscite nel 2022) e le quote a partire da 61 anni e 7 mesi di età per gli “usurati” (1.600 uscite nel 2022), nonché...