Politiche attive

Aziende in corsa contro il tempo per il Fondo nuove competenze

Le prime autorizzazioni saranno rilasciate probabilmente a maggio

di Enzo De Fusco

Per le prime autorizzazioni all’avvio della formazione finanziata dal Fondo nuove competenze (Fnc) bisognerà attendere probabilmente maggio. Trascorsi quasi tre mesi dalla presentazione delle domande, le aziende non hanno, infatti, ancora ricevuto alcuna autorizzazione e l’iter di approvazione è ancora lungo.

Per la seconda edizione del Nuove competenze, partita con una disponibilità di un miliardo e recentemente rifinanziata per ulteriori 180 milioni, la presentazione delle domande è stata avviata lo scorso 13 dicembre, con richieste subito numerose in continuità con il successo della misura di finanziamento registrata dalla sua prima edizione del 2020. Le risorse della dotazione economica sono di provenienza Ue e la loro gestione, inclusa la reportistica all’Unione europea, dovrà essere conclusa entro la fine di quest’anno.

Le aziende hanno 150 giorni dalla data di approvazione della loro domanda da parte dell’Anpal per erogare la formazione ai lavoratori, con una durata dei percorsi formativi che va da un minimo di 40 a un massimo di 200 ore.

Nell’attuazione del Nuove competenze la procedura prevede il coinvolgimento dei fondi interprofessionali oltre che dei Governi regionali, competenti in materia di formazione professionale. Per l’approvazione del finanziamento è previsto che l’Anpal, a completamento della sua istruttoria, acquisisca il parere della Regione competente per ogni domanda e la comunicazione di finanziabilità dei costi della formazione collegati da parte del fondo interprofessionale a cui l’azienda risulta iscritta.

A oggi ancora nessun fondo interprofessionale ha ricevuto i dati da Anpal per poter trasmette il parere entro 30 giorni. Quindi, considerando i termini a disposizione dei fondi interprofessionali e l’ulteriore istruttoria di Anpal è ragionevole che le prime autorizzazioni possano arrivare a fine aprile ma più probabilmente nel mese di maggio.

I termini di 150 giorni di attuazione e rendicontazione delle attività formative previsti per le aziende ricomprendono peraltro anche agosto, mese in cui si utilizzano il maggior numero di ferie da parte dei lavoratori. Continua, quindi, la corsa per l’attuazione del Fondo, scatenata da un decreto ministeriale pubblicato in ritardo rispetto ai limiti massimi di realizzazione dettati dall’Europa e che vede tutti impegnati nell’assicurare la massima efficacia della spesa e dei risultati attesi.

È utile ricordare, infine, che la scadenza della possibilità di richiede l’ammissione al Fondo dopo la proroga recentemente comunicata è stata fissata al prossimo 27 marzo.

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