Agevolazioni

Bando imprese borghi: dall’8 giugno contributi a favore di micro, piccole e medie imprese

La dotazione finanziaria ammonta a 188 milioni previsti dal Pnrr

di Maurizio Maraglino Misciagna

Dall'8 giugno e fino all'11 settembre 2023, è possibile disporre la domanda per contributi a fondo perduto a favore di iniziative imprenditoriali realizzate nei comuni assegnatari di risorse per l'attuazione di progetti locali di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici.

È pronta al lancio la nuova misura denominata "Imprese Borghi", l'incentivo promosso dal ministero della Cultura con il supporto di Invitalia, che facilita il recupero del tessuto economico-produttivo di 294 borghi vincitori del bando Investimento 2.1 Attrattività dei piccoli centri storici - Linea B. La dotazione finanziaria disponibile è di 188 milioni di euro previsti dal Pnrr, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3) e Misura 2 "Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale" - Investimento 2.1: "Attrattività dei borghi storici".

I progetti imprenditoriali assegnatari del finanziamento dovranno rilanciare le economie locali nel campo delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio. I progetti imprenditoriali devono puntare sull'innovazione legata a due principali finalità:
- rigenerazione dei piccoli comuni, attraverso l'offerta di servizi sia per la popolazione locale, sia per i visitatori;
- la sostenibilità ambientale, proponendo progetti mirati alla riduzione delle emissioni inquinanti, al taglio dei consumi, allo smaltimento dei rifiuti e all'economia circolare.

Obiettivo principale della misura è il rilancio delle attività artigianali, produttive e commerciali dei piccoli centri, parte integrante del loro percorso di recupero dell'identità storica e culturale e della rinascita economica e sociale.

Il contributo a fondo perduto

Le agevolazioni sono concesse esclusivamente sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 90% dell'iniziativa imprenditoriale ammissibile e, comunque, per un importo massimo del contributo pari a 75.000,00 euro, nel rispetto dei limiti del regolamento de minimis. Tale percentuale è elevabile al 100% nel caso di nuove imprese, da costituirsi entro 60 giorni dal provvedimento di concessione del contributo o nel caso di imprese già costituite a prevalente titolarità giovanili e/o femminili.

Le imprese beneficiarie devono garantire la copertura finanziaria residua dell'iniziativa imprenditoriale di spesa apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie, per un importo pari alla quota parte della spesa ammissibile, oltre all'Iva, non coperta dal contributo, purché non oggetto di precedenti agevolazioni. La durata massima prevista è di 18 mesi per ciascun progetto ammesso, a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione e, comunque, tutti i progetti dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025.

I beneficiari

Beneficiarie della misura sono le micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore iscritti o in corso di iscrizione al Runts. Rientrano tra i beneficiari anche le imprese agricole per iniziative non riconducibili ai settori della produzione primaria dei prodotti agricoli. Possono richiedere il contributo anche le persone fisiche che intendono realizzare un'attività da localizzare nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i progetti locali di rigenerazione culturale e sociale, purché esse, entro 60 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni inviata dal soggetto gestore, facciano pervenire la documentazione per l'avvenuta costituzione dell'impresa e i requisiti richiesti per l'accesso alle agevolazioni. Se questi soggetti non documentano l'avvenuta costituzione nei termini sopra indicati, la domanda di agevolazione è considerata decaduta. In riferimento agli accordi di collaborazione dovranno essere formalizzati entro la data di presentazione della domanda e dovranno avere una durata congrua con le finalità e gli obiettivi dei progetti da realizzare in aggregazione.

La presentazione della domanda

Ogni beneficiario potrà presentare la domanda di ammissione corredata dal proprio business plan. Ciascuna domanda deve essere correlata a una sola iniziativa e una stessa iniziativa non può essere suddivisa in più domande. La stessa, riporterà la descrizione dei singoli soggetti facenti parte dell'aggregazione, dei rispettivi ruoli, del progetto di ciascun componente, i risultati attesi, gli strumenti e l'organizzazione in relazione al valore sinergico dato dall'integrazione dei progetti. Il contributo previsto dal decreto è concesso sulla base di procedura valutativa con procedimento a graduatoria. Le domande di ammissione possono essere presentate a Invitalia a partire dall'8 giugno 2023 e fino all'11 settembre 2023. A partire dalla data di chiusura della presentazione delle domande, sarà avviata la valutazione delle proposte progettuali pervenute e sarà stilata una graduatoria regionale. Tra le spese ammissibili, al netto dell'Iva, sostenute direttamente dai soggetti realizzatori a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, rientrano: impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili; beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, correlate all'iniziativa da realizzare; opere murarie fino al limite massimo del 40%. Sono ammissibili anche le spese relative al capitale circolante, fino al limite massimo del 20% della spesa ammissibile.

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