Agevolazioni

Bonus 150 euro dall’Inps questo mese o a febbraio

Chi deve presentare domanda per riceverlo ha tempo fino al 31 gennaio. Contributo esteso ai titolari di mobilità in deroga oltre che ai percettori di Naspi e Dis-coll

di Matteo Prioschi

Chi questo mese percepisce la Naspi, la Dis-coll, la mobilità in deroga, i beneficiari di disoccupazione agricola, chi ha già beneficiato delle indennità Covid-19 (Dl 41 e 73 del 2021), i lavoratori occasionali e i venditori a domicilio, nonché tutte le altre categorie di destinatari che devono presentare domanda all’Inps, riceveranno il bonus di 150 euro, introdotto dal decreto Aiuti-ter, a febbraio 2023. I tempi così dilatati replicano quelli scelti per il bonus di 200 euro del Dl Aiuti e servono all’istituto di previdenza per verificare che le stesse persone non abbiano già ricevuto l’importo da eventuali datori di lavoro.

Pensionati e titolari di trattamenti assistenziali, del reddito di cittadinanza e i domestici hanno già ricevuto, o riceveranno, l’indennità nel mese in corso.

Questo il calendario dei pagamenti contenuto nella circolare Inps 127/2022 pubblicata ieri che contiene le regole operative della seconda una tantum messa in campo per numerose categorie di cittadini dal Governo a fronte degli aumenti del costo della vita registrati quest’anno (all’erogazione in favore dei lavoratori dipendenti è stata dedicata la circolare 116/2022). A differenza del bonus da 200 euro (decreto Aiuti) per quello da 150 euro in molti casi è stato abbassato il requisito reddituale, che passa da 35mila a 20mila euro. La circolare 127/2022 riproduce in larga parte quando indicato dal decreto legge e presenta molte analogie con la 73/2022 (bonus 200 euro).

Tuttavia ora l’istituto di previdenza rileva che il decreto Aiuti (50/2022), come attuato dal decreto interministeriale 19 agosto 2022, ha previsto l’incompatibilità tra il bonus 200 erogato a professionisti e autonomi e quello previsto per le altre categorie. L’Aiuti-ter, invece, non ha stabilito l’incompatibilità tra l’aumento a 350 euro di tale bonus (per chi ha i requisiti reddituali) e i 150 euro riservati a una serie di categorie (disoccupati, co.co.co, stagionali, occasionali, venditori a domicilio...). Quindi, ricorrendone i presupposti, l’Inps pagherà ad autonomi e professionisti prima i 350 euro in unica soluzione e poi i 150 euro.

Per quanto riguarda i disoccupati, oltre che ai percettori di Naspi e Dis-coll, l’una tantum viene corrisposta ai titolari di mobilità in deroga e di indennità di pari importo, su indicazione del ministero del Lavoro. Si tratta di una estensione non prevista dal decreto e che non si ritrova nella circolare 73/2022 relativa al bonus 200 del decreto Aiuti.

In molti casi l’erogazione dell’indennità sarà effettuata automaticamente dall’Inps alle date già indicate. Alcune categorie di beneficiari, invece, devono presentare richiesta all’istituto di previdenza. Si tratta di: co.co.co, assegnisti, dottorandi, lavoratori a tempo determinato (anche del settore agricolo), stagionali, intermittenti, lavoratori dello spettacolo. La richiesta può essere inoltrata, entro il 31 gennaio 2023, tramite sito internet o il call center dell’Inps oppure i patronati.

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