Ammortizzatori

Cassa dei fondi calcolata sulle settimane effettivamente utilizzate

I dati relativi al passato vanno comunicati all’Inps entro il 27 gennaio 2023

di Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone

Il continuo sviluppo di tecnologie informatiche, unitamente alla necessità di fornire ai datori di lavoro, tutelati dal Fis e dai fondi di solidarietà, uno strumento utile a comunicare l'esatto numero delle settimane interessate dall'intervento di integrazione salariale, spingono l'Inps a introdurre nuovi strumenti di comunicazione dei dati relativi ai trattamenti effettivamente fruiti.

Con il messaggio 4653/2022, l'istituto rende disponibile un file excel che le aziende possono utilizzare per dimostrare all'Inps di aver fruito dell'intervento del Fis e dei fondi di solidarietà bilaterali in misura minore rispetto al periodo autorizzato. La comunicazione assume particolare rilievo in considerazione del ristretto numero di settimane di trattamenti che i datori di lavoro interessati hanno a disposizione in un biennio mobile. Il prospetto va a corredo di un'eventuale nuova domanda e permetterà di calcolare con precisione quante settimane sono ancora disponibili per l'impresa.

Il file costituisce una dichiarazione di responsabilità in base al Dpr DPR 445/200, va redatto per ogni unità produttiva e il suo inoltro deve avvenire al più presto ma, in ogni caso, non oltre il 27 gennaio 2023.

Il concetto applicabile per il calcolo del fruito è lo stesso illustrato in precedenza dall'Inps. Vale a dire che, per individuare quante settimane sono state utilizzate e, conseguentemente, quante ne restano, non si deve considerare la settimana intera, ma le singole giornate di sospensione la cui sommatoria va divisa per sette. I giorni indicati nel prospetto verranno considerati come un'unità intera, indipendentemente dalle ore di trattamento richieste.

È importante ricordare che sono interessate alla dinamica descritta le autorizzazioni per cui il datore ha trasmesso i flussi sia relativi alle prestazioni poste a conguaglio sia quelli riferiti ai pagamenti diretti.

L'istituto di previdenza ribadisce che i dati del fruito trasmessi saranno utilizzati per tutte le autorizzazioni successive che rientrano nel biennio mobile di riferimento. In caso di mancato invio del file, l'Inps riterrà coincidenti il periodo autorizzato e quello fruito.

La redazione del prospetto va effettuata secondo delle regole specifiche dettate dall'istituto e che sono state riepilogate in un piccolo vademecum allegato al messaggio. Seguire pedissequamente le istruzioni è importante in quanto, dopo aver inviato il file .csv, i dati acquisiti dai sistemi informatici dell'istituto non potranno più essere cambiati.

Nello stesso messaggio, l'Inps si sofferma sulle indicazioni da rendere ai fini della verifica del rispetto del limite di 1/3 delle ore lavorabili oltre le quali non è possibile riconoscere ulteriori ore di integrazione salariale. Sul punto, l'istituto dà conto di una semplificazione e anche in questo caso fornisce un file excel da utilizzare per il futuro e che prende il posto di un prospetto introdotto nel 2015.

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