Compensazione debiti in busta paga
La ipotesi di compensazione rappresentata nel quesito configurerebbe una compensazione atecnica o impropria. Si ha una compensazione c.d. impropria o atecnica quando la reciproca relazione di debito-credito nasce da un unico rapporto in cui l'accertamento contabile del saldo finale dei debiti/crediti può essere compiuto dal giudice d'ufficio, diversamente da quanto accade nel caso di compensazione propria, che, per operare, postula l'autonomia dei rapporti e richiede l'eccezione di parte. Nel caso di compensazione impropria, inoltre, non è necessaria la proposizione di un'apposita domanda riconvenzionale o di un'apposita eccezione di compensazione. Nel caso di specie sembra che i distinti rapporti di dare/avere (l'uno nascente dal contratto di lavoro, l'altro dal contratto di affitto dell'immobile ceduto al dipendente) siano sostanzialmente riconducibili ad uno stesso rapporto e quindi suscettibili di compensazione impropria. La risposta al quesito è pertanto positiva. E' consigliabile procedere con accordo scritto preliminare per la ricognizione dei debiti/crediti compensabili mediante trattenuta in busta paga, anche ai fini di una eventuale dilazione.
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