Rapporti di lavoro

Biagioni, presidente Agi: «Con il Pnrr lo strumento per superare discriminazioni di genere»

Presidente Agi. Tatiana Biagioni

di Matteo Prioschi

Oggi, dalle 9.30, si svolge l’evento nazionale digitale “Il diritto del lavoro al tempo del Pnrr”. Ne parliamo con Tatiana Biagioni, presidente Agi-avvocati giuslavoristi italiani, organizzatori dell’evento.

Alla vigilia del suo obbligo, discutete di green pass nei luoghi di lavoro. In estrema sintesi e per difetto, quali considerazioni si possono fare in merito?

Sulla base dell’esperienza drammatica della pandemia è stata fatta una scelta di prudenza per preservare la salute. Non è nostro compito giudicare la scelta del legislatore. Come giuslavoristi possiamo lavorare con aziende e lavoratori per trovare soluzioni ragionevoli e risolvere con il buon senso una serie di problematiche di applicazione della norma che è chiara nella sua formulazione, ma può determinare complicazioni quando la si applica nei casi concreti.

Avete segnali che l’obbligo di green pass possa creare problemi organizzativi e produttivi?

Di fronte a una situazione talmente nuove e complessa è difficile dire cosa succederà in concreto. È però importante che tutti si comportino con correttezza e buona fede nell’applicazione delle norme, che eventualmente si cambiano in Parlamento.

Con la fine degli ammortizzatori emergenziali verranno meno i blocchi dei licenziamenti. Riguardo ai recessi parlate di “controriforma giurisprudenziale dei licenziamenti”, perché?

Negli ultimi tre anni ci sono state decisioni importanti della Corte costituzionale e di Cassazione che hanno modificato in maniera sensibile l’impiato prefigurato dalla legge 92/2012 e dal Jobs act. Quanto avvenuto ci dice che ci sono le norme e c’è una realtà di fatto che nasce dalla giurisprudenza e che ha modificato questa parte di riforma del lavoro, spesso con richiamo alle normative europee. Di ciò il legislatore deve tenere conto, cioè del fatto che siamo sempre più all’interno di un sistema di diritto europeo e quando legifera lo deve fare tenendo conto di questa macrorealtà.

Il tema centrale della vostra giornata di lavori è il diritto del lavoro nel Pnrr. Quali elementi di novità vedete?

Il Pnrr è un’occasione irripetibile per fare cose che avremmo già potuto fare ma non sono state realizzate. Tra i punti più interessanti, il primo è il contrasto alla discriminazione di genere e lo sviluppo delle imprese al femminile. A differenza del passato occorre avere molta concretezza e tener conto dell’esperienza di questi anni per fare un passo avanti. La pandemia ha in realtà fatto fare un passo indietro, perché molte donne hanno smesso di lavorare. Si dovrà intervenire sulle discriminazioni per quanto concerne le carriere, sul differenziale retributivo e la difesa della maternità che ha un ruolo sociale importante in un Paese a crescita zero.

Quali riflessi può avere sull’attività dei giuslavoristi?

Agi ha tra gli scopi sociali la promozione delle pari opportunità, non solo nell’avvocatura ma anche nel mondo del lavoro. È un tema di grande importanza sottovalutato in Italia per un fatto culturale. C’è un tema giuridico preciso che arriva dall’Unione europea e sul quale noi giuslavoristi dobbiamo lavorare affinché venga posta attenzione anche all’interno delle aziende.

L'evento
Si svolge oggi, dalle 9.30 alle 17.30, l'evento nazionale digitale organizzato da Agi, avvocati giuslavoristi italiani. La diretta della parte generale dei lavori è visibile a tutti sulla pagina facebook di Agi (https://bit.ly/3Dz37Go), a seguire i workshop per gli iscritti accreditati. Tra i temi affrontati, green pass, licenziamenti, specializzazioni. Alle 9.50 è previsto l'intervento del ministro del Lavoro, Andrea Orlando

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