ApprofondimentoRapporti di lavoro

Dimissioni per fatti concludenti, il punto fra normativa e prassi

di Barbara Garbelli

N. 4

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La disciplina della risoluzione del rapporto di lavoro da parte del lavoratore è, ormai da lungo periodo, oggetto di tutele che si concretizzano mediante procedure che richiedono un suo espresso intervento, al fine di confermare la piena volontà di concludere il rapporto di lavoro in corso. Con la recente introduzione delle cosiddette dimissioni per fatti concludenti, operata dalla Legge 203/2024, Collegato Lavoro, l'assenza del lavoratore assume la caratteristica di volontà concludente di concludere il rapporto di lavoro. L'Ispettorato

Le previsioni normative

Il legislatore ha modificato le previsioni dell' art. 26 del D.Lgs. 151/2015, che regola le "Dimissioni volontarie e risoluzione consensuale", introducendo il nuovo comma 7-bis, che prevede che in caso di assenza ingiustificata del lavoratore protratta oltre il termine previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro applicato al rapporto di lavoro o, in mancanza di previsione contrattuale, superiore a 15 giorni, il datore di lavoro ne dà comunicazione alla sede territoriale dell'Ispettorato...