Dvr con criteri specifici per il lavoro notturno
Va considerato anche il contesto, che può includere l’attività in solitaria e l’illuminazione, nonché le procedure e la mansione specifica
Il lavoro notturno comporta un’esposizione a fattori di rischio psichici e fisici dovuti anche alle alterazioni del ritmo sonno/veglia. Pertanto richiede una serie di adempimenti a salvaguardia dei lavoratori.
Il lavoro notturno è disciplinato dal Dlgs 66/2003, che definisce, innanzitutto, il periodo notturno ossia quello di almeno sette ore consecutive, comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino (ovvero le fasce 22-5; 23-6; 24-7). È inoltre lavoratore notturno chi, durante...