Ecco le aliquote contributive applicabili al settore agricolo nel 2023
Le indicazioni sono state fornite dall’Inps con la circolare 18 del 10 febbraio 2023
Arrivano con la circolare 18 del 10 febbraio 2023 dell'Inps le indicazioni operative per la determinazione della contribuzione applicabile ai lavoratori dipendenti del settore agricolo.
Dopo l'emanazione della circolare 11 del 1° febbraio 2023, avente ad oggetto la definizione dei limiti di retribuzione imponibile applicabile alla generalità dei rapporti di lavoro nel 2023, Inps, attraverso la circolare 18, provvede a definire l'entità della contribuzione applicabile per gli operai a tempo determinato e a tempo indeterminato dipendenti del settore agricolo.
L'aliquota contributiva di tale settore viene quindi fissata nella misura complessiva del 29,90%, di cui l'8,84% a carico del lavoratore, mentre per le aziende agricole con processi produttivi di tipo industriale, fermo restando l'8,84% a carico del lavoratore, la percentuale di contribuzione a carico azienda è pari al 32,30%.
L'Inps, richiamando la circolare 2 del 4 gennaio 2022, conferma che il contributo per il finanziamento della Naspi è dovuto anche per operai agricoli a tempo indeterminato (OTI), agli apprendisti ed i soci lavoratori assunti come dipendenti dalle cooperative e loro consorzi.
I rapporti di lavoro a tempo parziale saranno soggetti ad un minimale orario pari ad euro 8,30 (euro 53,95 x 6/39).
Resta invariato invece il premio dovuto per l'assicurazione per gli infortuni sul lavoro (contributo ordinario al 10,1250% a cui sommare il contributo addizionale del 3,1185%.
L'Inps conferma infine per l'2023 l'entità delle agevolazioni per zone tariffarie nel settore dell'agricoltura, pari al 75% della contribuzione dovuta in caso di aree particolarmente svantaggiate (territori ex montani) oppure pari al 68% in caso di aree svantaggiate.