Edilcassa Veneto, sulla congruità della manodopera procedura di alert in vigore dal 1° marzo
Circolare con le istruzioni alla luce dell’accordo nazionale dello scorso dicembre
L'Edilcassa Veneto illustra, attraverso la circolare 1/2023, la nuova procedura di Alert in vigore da marzo 2023 a seguito al verbale di accordo nazionale del 7 dicembre 2022 in riferimento alle procedure di verifica della congruità della manodopera.
L'accordo nazionale sopra richiamato, come riportato nella circolare dell'Edilcassa Veneto, ha stabilito quanto segue.
La manodopera dei lavoratori autonomi deve essere valorizzata secondo la retribuzione oraria dell'operaio di III livello (operaio specializzato) del ccnl Artigianato Edile, pari a euro 11,88, per un massimo di 173 ore mensili.
La manodopera dei titolari/soci di impresa artigiana deve essere valorizzata secondo la retribuzione oraria dell'operaio di V livello del ccnl Artigianato Edile, pari a euro 13,27, per un massimo di 173 ore mensili;
La manodopera del lavoratore autonomo e del titolare/socio di impresa artigiana senza dipendenti deve essere inserita nel cantiere, in via privilegiata, attraverso il sistema Cnce Edilconnect (previa registrazione); ove fosse invece presentata documentazione (idonea fattura) che attesti i costi non registrati presso la Cassa edile, la stessa deve contenere specificatamente l'indicazione dell'importo di manodopera. Non saranno più accettate semplici autodichiarazioni dell'impresa volte ad integrare la fattura emessa attestanti l'importo della manodopera
A decorrere dal 1° marzo 2023 tutti i cantieri ancora aperti a tale data, inseriti nel sistema Cnce_Edilconnect, saranno sottoposti ad una specifica procedura di Alert. Oltre a fornire una serie di istruzioni in fase di compilazione del cantiere, attraverso la circolare suddetta vengono distinte le due situazioni che si possono verificare alla chiusura del cantiere. In particolare, le situazioni analizzate sono le seguenti:
Caso 1: il cantiere risulta avere raggiunto la manodopera attesa – cantiere congruo
Il sistema Cnce_EdilConnect invierà una Pec per invitare l'impresa o il committente a chiedere l'attestazione o a scaricarla direttamente dal portale utilizzando il "codice di autorizzazione" riportato all'interno della Pec.
Caso 2: il cantiere non risulta avere raggiunto la manodopera attesa – cantiere non congruo (in vigore solo per i cantieri con Dnl successiva al 1° marzo 2023)
Se il cantiere non risulta congruo, il giorno 5 del mese successivo alla scadenza della denuncia di competenza del mese di chiusura del cantiere (ad esempio, chiusura cantiere 16 aprile, si intende dal 5 giugno), la Cassa edile invierà, tramite Pec, una nuova informativa all'impresa affidataria (e al committente, in caso di appalto pubblico), segnalando che l'opera denunciata non risulta congrua e che non si è proceduto alla richiesta dell'attestazione con avviso per il committente (nel caso di appalto pubblico) di non procedere al pagamento del saldo finale. Nell'informativa sarà specificato che, qualora non si ottemperi a quanto previsto in tema di regolarizzazione (inclusa la possibilità di presentare eventuale documentazione giustificativa, compresa la dichiarazione del direttore dei lavori ai sensi dell'Accordo 10 settembre 2020) e di richiesta dell'attestazione di congruità entro e non oltre 15 giorni dalla data di ricevimento della Pec, si procederà a segnalare l'impresa affidataria come irregolare in Bni (Banca nazionale delle imprese irregolari) e che tale irregolarità inciderà sulle successive verifiche di regolarità contributiva finalizzate al rilascio, per l'impresa affidataria, del Durc on-line.