Equo compenso più forte con la spinta delle Regioni
di Bianca Lucia Mazzei
A nove mesi dall’entrata in vigore della disciplina, le amministrazioni regionali hanno cominciato a scendere in campo. Gli esempi di Toscana, Puglia, Sicilia e Calabria
Sono passati nove mesi dall’entrata in vigore delle regole sull’equo compenso delle prestazioni professionali e anche le Regioni hanno cominciato a scendere in campo. Ognuna a suo modo.
Toscana e Sicilia hanno varato regolamentazioni che seguono l’impostazione nazionale e riguardano tutti i professionisti, mentre la Puglia si è occupata solo degli avvocati. Del tutto diversa, invece, la strada intrapresa dalla Calabria che non è intervenuta sui compensi per gli incarichi conferiti dall’amministrazione...