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Fondo nuove compentenze, al via lo sprint per gli accordi aziendali

Firma entro il 31 dicembre per le intese sindacali, chedevono rimodulare gli orari. Domanda di accesso<br/> <span id="U401993437327t5E" style="">per le imprese dal 13 dicembre </span>al 28 febbraio 2023

di Mauro Marrucci

Al via il conto alla rovescia per stipulare gli accordi sindacali e per presentare le domande di accesso al Fondo nuove competenze, che è stato rifinanziato per un miliardo di euro dal decreto interministeriale Lavoro-Economia del 22 settembre 2022. Un passaggio importante, dal momento che viene permessa la copertura degli oneri relativi al finanziamento di intese negoziali per la rimodulazione dell’orario di lavoro (articolo 88, comma 1 del Dl 34/2020) finalizzate a specifici percorsi formativi per accrescere la professionalità dei lavoratori, da realizzare anche nel 2023. Le linee guida per fruire dei fondi sono state diffuse da Anpal con l’Avviso pubblico del 10 novembre 2022.

Possono accedere al Fondo nuove competenze tutti i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica, in regola sotto il profilo contributivo, fiscale e assistenziale, in costanza di esercizio, che non si trovino in procedura concorsuale e non abbiano in corso contenzioso giudiziale o stragiudiziale con Anpal sui contributi pubblici.

L’ammissibilità del beneficio è condizionata dalla stipula, entro il 31 dicembre 2022, di specifici accordi sindacali aziendali inclusivi di un progetto formativo che individui i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze. La formazione dovrà essere diretta ad agevolare l’innalzamento del livello del capitale umano, dotando i lavoratori di conoscenze e competenze utili ad adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato del lavoro, per favorire nuovi modelli organizzativi e produttivi in risposta alle transizioni ecologiche e digitali o in conseguenza della sottoscrizione di accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico (articolo 43 del Dl 112/2008) o del ricorso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale (articolo 1, comma 478 della legge 234/2021).

I progetti formativi devono prevedere, per ciascun lavoratore coinvolto, una durata minima di 40 ore e massima di 200. In ogni caso, le attività formative e la relativa rendicontazione dovranno concludersi entro 150 giorni dalla data di comunicazione di approvazione dell’istanza.

Il Fondo nuove competenze copre il 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione, oltre all’intero importo dei contributi assistenziali e previdenziali, compresa la quota a carico dei dipendenti, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruibili nel mese di approvazione della richiesta. La quota di retribuzione è invece finanziata al 100% in caso di intese che prevedano per un triennio – oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi – una riduzione del normale orario di lavoro per almeno un’ora, a parità di retribuzione complessiva, in favore di tutti i lavoratori dell’azienda, seppure a titolo sperimentale.

La domanda, corredata, tra l’altro, dall’accordo collettivo aziendale (paragrafo 4 dell’Avviso), può essere presentata dal legale rappresentante o da un suo delegato tramite l’accesso, con Spid, Cie o Cns, alla piattaforma informatica dedicata MyAnpal a partire dalle 11 del 13 dicembre 2022 fino al 28 febbraio 2023.

Il datore di lavoro può presentare una singola istanza con un unico progetto formativo. In essa potranno essere allegati due progetti formativi soltanto ove siano interessati due diversi fondi paritetici interprofessionali per diverse categorie di lavoratori coinvolti (dirigenti e non). L’istruttoria delle domande avverrà secondo il criterio cronologico di presentazione. Il contributo massimo complessivo riconoscibile per ciascuna istanza non potrà eccedere dieci milioni di euro.

IL FUNZIONAMENTO

Gli obiettivi

Offrire ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e strumenti utili per adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato del lavoro e sostenere le imprese nel processo di adeguamento a nuovi modelli organizzativi e produttivi.

Che cosa finanzia il Fondo

Il Fondo finanzia il 60% della retribuzione oraria dei lavoratori per le ore destinate alla formazione e l’intero importo dei contributi assistenziali e previdenziali, compresa la quota a carico dei dipendenti, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruibili nel mese di approvazione della richiesta.
Se l’accordo prevede anche una riduzione del normale orario di lavoro per almeno un’ora - a parità di retribuzione complessiva - in favore di tutti i lavoratori dell’azienda, la quota di retribuzione è finanziata al 100 per cento.

Chi può accedere

Tutti i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica.

Le domande

Dal 13 dicembre al 28 febbraio 2023 sulla piattaforma MyAnpal.

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