Politiche attive

Gestione delle istrutturie a cura di Anpal

Pronto l’avviso Anpal: accordi entro il 31 dicembre e dote di 1 miliardo

di Claudio Tucci

A un settimana dalla pubblicazione del decreto Lavoro-Mef è pronto l’avviso di Anpal che, nei fatti, fa partire ufficialmente la seconda edizione del Fondo nuove competenze, il quale ha una nuova disponibilità finanziaria di 1 miliardo. Certo, si dovrà correre: gli accordi con le rappresentanze sindacali devono essere sottoscritti entro il 31 dicembre 2022, mentre le domande contenenti i progetti formativi devono essere presentate a partire dal prossimo 13 dicembre ed entro il 28 febbraio 2023 sull’apposita piattaforma informatica. La gestione e l’istruttoria delle istanze è a cura di Anpal, con il supporto di Anpal Servizi e con la collaborazione di Inps per le verifiche e l’erogazione delle somme (informazioni e aggiornamenti saranno disponibili sul sito www.anpal.gov.it nella sezione dedicata al Fondo nuove competenze).

Il Fondo nuove competenze permette ai datori di lavoro privati di effettuare attività di formazione per il proprio personale, previa stipula di accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro. Viene rimborsato parte del costo delle ore di lavoro rimodulate destinate alla frequenza di percorsi di sviluppo delle competenze.

«Con la pubblicazione dell’avviso c’è la vera messa a terra del Fondo nuove competenze, in questa sua nuova fase di vita - ha sottolineato il commissario Anpal, Raffaele Tangorra -. È un’occasione davvero importante per le aziende e per centinaia di migliaia di lavoratori, che potranno riqualificarsi e adeguare le proprie competenze a fronte delle grandi trasformazioni - in primis, quella digitale ed ecologica - in atto nel mercato del lavoro». La prima edizione del Fondo nuove competenze ha permesso di finanziare 14mila aziende, con il coinvolgimento di oltre 700mila lavoratori nei percorsi di formazione.

Rispetto alla precedente edizione del Fondo sono due le principali novità. La prima è che gli interventi saranno rivolti quasi integralmente a sostenere le imprese e i lavoratori ad affrontare i cambiamenti connessi alla doppia transizione digitale ed ecologica. La seconda riguarda il pieno coinvolgimento dei Fondi interprofessionali, a garanzia dell’efficacia e della qualità dei percorsi formativi. I Fondi devono manifestare il proprio interesse a partecipare, finanziando i progetti formativi dei datori di lavoro aderenti, entro il 3 dicembre. I progetti formativi dovranno prevedere per ciascun lavoratore coinvolto una durata minima di 40 ore e massima di 200 ore. Il contributo massimo complessivo riconoscibile per ciascuna istanza non potrà eccedere i 10 milioni di euro. Il datore di lavoro ammesso a contributo potrà richiedere un’anticipazione nel limite del 40% del contributo concesso, previa presentazione di una fidejussione.

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