Contrattazione

Il contratto collettivo dei pubblici esercizi al rush finale

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di Cristian Callegaro

E' stata sottoscritta in data 17 luglio 2018, presso la sede nazionale della FIPE, la stesura definitiva del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da aziende dei settori pubblici esercizi, ristorazione collettiva commerciale e turismo, a firma di FIPE Confcommercio, Angem, Lega Coop Produzione e Servizi, Federlavoro e Servizi, Federlavoro e servizi Confcooperative e AGCI.

In fase di stesura sono stati riformulati e sistematizzati gli articoli riferiti alle disposizioni legate al diritto alla genitorialità alla luce delle modifiche legislative intervenuti negli ultimi anni. In particolare, è stato aggiunto un nuovo articolo a tutela dei lavoratori che hanno la necessità di assistere, nell'inserimento scolastico, figli con problemative di apprendimento quali, per esempio, la dislessia. Secondo il dettato dell'articolo 183 (“ulteriori ipotesi di part time”), “in caso di problemi di salute del figlio che comportino difficoltà di apprendimento, ai sensi della Legge 8 ottobre 2010, n 170, a seguito di certificazione DSA o DSP, da parte del servizio sanitario pubblico o di comunicazione intervenuta da parte degli istituti scolastici alla lavoratrice madre o in alternativa al lavoratore padre che ne avanzi richiesta verranno concessi turni di lavoro agevolati o, in alternativa, la possibilità di trasformare temporaneamente il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, anche in deroga a quanto stabilito dal comma 5 dell'articolo 68, nell'ambito del cinque per cento della forza occupata nell'unità produttiva”; sotto il profilo sostanziale, “le modalità di fruizione di suddette agevolazioni saranno determinate a livello aziendale o comunque tenendo conto delle esigenze organizzative dell'azienda e della lavoratrice madre o del lavoratore padre.”
In materia di vitto è stata stabilita la sospensione temporanea dell'aumento del vitto per i part time “brevi”: l'allegato C del testo definitivo prevede, infatti, che per tutti i lavoratori con contratto a tempo parziale fino a 15 ore settimanali l'aumento del vitto di euro 0,20 centesimi a pasto previsto per l'anno 2019 non sarà applicato ed è rinviato, al più tardi, al rinnovo del presente contratto nazionale.

E' stato, inoltre, sottoscritto un verbale a latere con le Associazioni di categoria delle Cooperative che sancisce la possibilità dei lavoratori e dei soci lavoratori in forza di mantenere l'adesione al fondo di previdenza complementare della cooperazione e per i nuovi assunti di scegliere fra quest'ultimo e Fonte.
Il contratto collettivo - sottoscritto dalla associazioni sindacali dei lavoratori FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL - decorre dal 1° gennaio 2018 e scadrà il 31 dicembre 2021.

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