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Il procedimento disciplinare

di Federico Manfredi

N. 29

guida-al-lavoro

Il procedimento disciplinare indica la facoltà del datore di lavoro di irrogare sanzioni al lavoratore che venga meno ai suoi doveri contrattuali. Il potere disciplinare ha una chiara funzione preventiva, rappresentando uno strumento diretto a ristabilire, con immediatezza ed effettività, l'ordinato svolgimento dell'attività lavorativa. Il riconoscimento di un potere punitivo privato riservato al datore di lavoro viene giustificato dalla funzione organizzativa del lavoro e, altresì, alla subordinazione del lavoratore.

Il procedimento disciplinare e le sue fasi: fra insidie e garanzie

Il potere disciplinare è sottoposto alle forme di esercizio e di controllo previste dall'art. 2106 c.c. e dall'art. 7 L. 300/1970 al fine di renderlo compatibile con la logica egualitaria del contratto.

Ai sensi dell'art. 2106 c.c., nel contesto di un rapporto di lavoro subordinato, è conferito al datore di lavoro l'esercizio del potere disciplinare.

Per realizzare un'infrazione disciplinare, tale per cui venga applicata la sanzione, devono verificarsi le seguenti violazioni:

  • dei generali doveri di diligenza, obbedienza e fedeltà del lavoratore (artt. 2104 e 2105 c.c.);
  • violazione di un dovere previsto dal contratto di lavoro;
  • violazione del CCNL;
  • violazione dei regolamenti aziendali.

Le modalità di applicazione...