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Il recesso dal rapporto di lavoro ad iniziativa del lavoratore

di Federico Manfredi

N. 29

guida-al-lavoro

L'ordinamento prevede che il rapporto di lavoro subordinato possa essere suscettibile di eventi interruttivi e modificativi.

Il recesso da tale rapporto lavorativo può nascere su iniziativa del datore di lavoro o del lavoratore. Nel caso che ci interessa, le dimissioni sono l'atto con cui il lavoratore dipendente recede unilateralmente dal contratto di lavoro. Si tratta di un atto volontario, unilaterale e recettizio. Il lavoratore nel rassegnare le proprie dimissioni non incontra particolari vincoli se non quello di dare il preavviso, obbligo previsto dall'art. 2118 c.c.

La disciplina generale del recesso ad iniziativa del lavoratore

Il codice civile, all'articolo 2118, comma 1, dispone che "Ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato, dando il preavviso nel termine e nei modi stabiliti dalle norme corporative, dagli usi o secondo equità".

La facoltà di recedere anticipatamente dal contratto è riconosciuta tanto al datore di lavoro quanto al dipendente ed i termini, da rispettarsi obbligatoriamente, sono gli stessi per entrambe le parti. Durante questo arco temporale il rapporto di...