Rapporti di lavoro

Infortuni, dal Governo tutele maggiori per gli studenti

Verrà chiarita la portata della copertura assicurativa Inail per tutti i docenti

di Claudio Tucci

Il governo è pronto ad ampliare la tutela infortunistica degli studenti. L’intervento è stato annunciato ieri dai ministri dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, e del Lavoro, Marina Calderone, che hanno aperto all’estensione dei soggetti tutelati contemplati dal Dpr 30 giugno 1965, n. 1124, che disciplina l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali del personale della scuola (docenti e studenti). La normativa attuale, infatti, limita la tutela solo alle figure che «attendano a esperienze tecnico-scientifiche od esercitazioni pratiche, o che svolgano esercitazioni di lavoro (…)». Mentre per il personale docente sono stati fatti dei passi avanti per la tutela contro tutti i rischi lavorativi, compreso l’infortunio in itinere, lo stesso percorso non è stato possibile per gli studenti. La conseguenza di ciò è che, oggi, lo studente ha una tutela limitata solo a pochi e limitati rischi, circostanza questa che ha determinato in quasi tutte le scuole l’attivazione di polizze assicurative private con oneri a carico delle famiglie.

Con la modifica annunciata ieri, che entrerà nel prossimo decreto Lavoro atteso per metà febbraio, si faranno quindi due cose. La prima, si chiarirà definitivamente la portata della tutela assicurativa Inail per tutti i docenti che conseguentemente vengono a godere della stessa tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali oggi garantita al resto dei lavoratori dipendenti, compreso l’infortunio in itinere. Con il secondo intervento, si amplia la tutela degli alunni e studenti in genere per tutti gli eventi verificatisi all’interno dei luoghi di istruzione e loro pertinenze o nell’ambito delle attività programmate dalle scuole o istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado, con esclusione degli infortuni in itinere (in questo modo si supera la limitazione della tutela oggi prevista per le sole “attività tecnico-scientifiche o esercitazioni pratiche”).

Il governo intende poi varare un secondo intervento normativo per eliminare le disparità in tema di indennizzi nei casi di decesso sul lavoro, superando, anche qui, il vulnus esistente che consente il risarcimento economico ai familiari, solo quando a subire l’infortunio mortale è il principale percettore del reddito. Con questo intervento, in caso di decesso di un alunno che svolge alternanza scatterà un indennizzo (a tal fine dovrebbe essere creato un fondo ad hoc per questi ristori economici ai familiari).

Toccherà poi al ministro Valditara completare il restyling dei percorsi “on the job”. Lo si farà per via amministrativa: si sta ragionando a check-list di imprese, protocolli e accordi quadro per garantire a studenti, docenti, aziende opportunità chiare e coerenti con il percorso scolastico-formativo. Andrà predisposta una lista di informazioni e attestazioni che le scuole devono acquisire dalle aziende prima della stipula, e devono successivamente verificare. Si ragiona anche su un rafforzamento della formazione dei tutor (scolastico e aziendale), chiamati a coordinarsi durante l’esperienza di scuola lavoro.

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