Un lavoratore che aveva percepito l'indennità di disoccupazione dall'Inps, dopo la conversione del proprio rapporto da tempo determinato a tempo indeterminato, veniva assoggettato ad azione di ripetizione da parte dell'Istituto previdenziale
Massima
Indennità di disoccupazione – cessazione di un contratto a termine – ripetibilità da parte dell'INPS – insussistenza – conversione del rapporto – mancata percezione della retribuzione – sussistenza – effetti Cass., S.U., 26 agosto 2025, n. 23876
L'indennità ordinaria di disoccupazione percepita dal lavoratore a seguito della cessazione di un contratto a termine non è ripetibile dall'INPS qualora, pur essendo intervenuta successivamente la conversione giudiziale del rapporto a tempo indeterminato con effetto retroattivo, il lavoratore non abbia in concreto percepito retribuzione né contribuzione nel periodo di disoccupazione.
Riepilogo dei fatti di causa e della vicenda di merito
Un lavoratore, assunto sino al lontano maggio del 2010 con una successione di contratti a termine secondo la legislazione illo tempore vigente (peraltro applicata irritualmente, come si vedrà nel prosieguo), e conseguentemente percettore dell'indennità di disoccupazione per tutto l'anno successivo, adiva il Tribunale di Perugia per sentirlo accertare l'infondatezza della pretesa dell'INPS, nel frattempo pervenutagli, di ripetizione delle somme erogate a tale titolo dallo stesso Istituto.
La pretesa...