L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Lavoratore italiano assunto in una società estera

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di Imbriaci Silvano

La domanda

Una società italiana ha una quota di partecipazione in una società americana, la quale assume direttamente un lavoratore italiano. In questo caso la società italiana è obbligata ad aprire una posizione INPS e versare i contributi sulla retribuzione convenzionale? Quali obblighi ha la società italiana nei confronti del lavoratore impiegato nella società estera?

Dal quesito non si riesce a capire dove il lavoratore, assunto dalla società americana, svolga la sua attività. Se infatti svolge la sua attività in Italia (ma non sembra) vige il principio generale di territorialità, a meno che i rapporti tra le parti siano regolati da una Convenzione (come nel caso dei rapporti con gli Stati Uniti) che attribuisce al datore di lavoro la possibilità di scegliere il paese presso cui incardinare il rapporto contributivo. Invece, lo svolgimento di un'attività lavorativa all'estero pone, sotto il profilo assicurativo e previdenziale, il problema di una esatta individuazione della legislazione di sicurezza sociale e fiscale applicabile, in virtù del Paese extracomunitario in cui il lavoratore migrante presta la propria attività. I rapporti sono regolati da apposite Convenzioni. Nel caso di Italia e Stati Uniti, il lavoratore all’estero può vedersi versati i contributi o direttamente negli USA, oppure in Italia, secondo la scelta che fa il datore di lavoro americano. L'accordo sulla sicurezza sociale, siglato nel 1978 tra Italia e Stati Uniti, è stato il primo trattato che gli Stati Uniti hanno sottoscritto con un Paese estero sulla sicurezza sociale. I cittadini americani che hanno lavorato o lavorano in Italia e i cittadini italiani che hanno lavorato o lavorano negli Usa hanno possono sommare i contributi versati ai due diversi sistemi di previdenza sociale, ottenendo così la pensione. Dal 1978 i contributi si versano optando solo per uno dei due sistemi. Generalmente il sistema italiano copre quei cittadini italiani che lavorano in territorio statunitense presso imprese italiane o controllate dall'Italia (fermo restando il diritto di optare per il sistema americano), mentre il sistema americano è quasi sempre scelto dai cittadini italiani che, sempre operando in territorio Usa, dipendono da imprese americane o lavorano in proprio. In tutti i casi il trattato stabilisce che la scelta tra i due sistemi debba essere effettuata tramite richiesta da presentarsi all'ente pensionistico preposto del Paese prescelto, entro 90 giorni da inizio lavoro. L'ente rilascerà al lavoratore richiedente un certificato di copertura comprovante l'esenzione dai versamento dei contributi previdenziali all'altro Paese.

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