Rapporti di lavoro

Lavoratori extra Ue, il click day fa il pieno di semplificazioni

Al click day del 27 marzo le novità previste dal Dl 20/2023 si aggiungono a quelle introdotte dal Governo Draghi l’anno scorso. In arrivo quote aggiuntive per le domande respinte

Agricoltura. È il settore che ottiene le prime facilitazioni nella gestione dei flussi

di Bianca Lucia Mazzei e Valentina Melis

Il debutto delle semplificazioni previste per l’ingresso e l’assunzione di lavoratori extracomunitari avverrà con le domande che saranno presentate al click day del 27 marzo. Il decreto legge 20/2023 approvato dal Consiglio dei ministri e in vigore dall’11 marzo (Gazzetta ufficiale 59 del 10 marzo), rende strutturali gli snellimenti introdotti a giugno 2022 dal Governo Draghi (con il Dl 73/2022) e ne aggiunge di nuovi, in particolare per il settore dell’agricoltura, che potrà contare su un meccanismo di scorrimento in base al quale le richieste non accolte saranno esaminate in via prioritaria nell’ambito dei successivi decreti flussi, senza bisogno di ripresentare la domanda.

L’obiettivo è far fronte, in tempi brevi, alle esigenze di manodopera delle imprese. Nelle settimane successive al click day, dovrebbe quindi arrivare un nuovo decreto flussi con quote di ingressi aggiuntivi che saranno definiti sulla base delle domande respinte, perché eccedenti rispetto a quanto previsto dal decreto flussi 2022 (Dpcm del 29 dicembre 2022), al quale si riferiscono le istanze in partenza il 27 marzo.

Procedure più semplici

Con il Dl 20/2023, dunque, sono entrate a regime le semplificazioni procedurali previste dal Dl 73/2022 che, essendo state introdotte a fine giugno 2022, avevano avuto un impatto limitato sulle domande presentate nel 2022 e riferite al decreto flussi 2021.

Tra le agevolazioni previste, ad esempio, c’è la possibilità per i lavoratori extracomunitari di essere impiegati subito dopo aver ottenuto il nulla osta e senza aspettare la firma del contratto di soggiorno (Dl 20/2023, articolo 2, comma 1). In teoria, dovendosi il lavoratore trovare all’estero – in base alla normativa italiana– la possibilità di lavorare scatta solo dopo l’ottenimento del visto e l’ingresso nel nostro Paese. Nella pratica però, spesso i lavoratori si trovano già in Italia , e la possibilità di lavorare con il nulla osta è una semplificazione utile ai datori interessati ad assumerli.

Il rilascio del nulla osta dovrà avvenire in 30 giorni (anziché 60) e quello del visto in 20 giorni (anziché 30). L’accorciamento dei termini era stato previsto dal decreto legge 73/2022 anche per gli ingressi del 2023. Il Dl 20/2023 non ripropone questa disposizione ma è possibile che a questa “svista” si possa rimediare durante la conversione in legge (il Dl ha iniziato il suo iter parlamentare al Senato, in commissione Affari costituzionali).

Le domande in arrivo

Nonostante l’aumento delle quote rispetto all’anno precedente, le richieste di lavoratori attese per il 27 marzo saranno molto superiori ai posti disponibili (82.705 lavoratori, dei quali 44mila stagionali e 30.105 subordinati non stagionali). L’anno scorso, le domande avevano riguardato più di 200mila lavoratori, a fronte dei 69.700 previsti dal decreto flussi 2021.

«In agricoltura, solo le associazioni datoriali chiederanno circa 50mila dipendenti», dice Romano Magrini, responsabile lavoro e immigrazione di Coldiretti. Un numero superiore all’intera quota riservata agli stagionali (44mila per tutti i settori) e più del doppio dei 22mila ingressi riservati alle organizzazioni agricole.

«Ci auguriamo – continua Magrini – che, in breve tempo e alla luce delle istanze presentate, il Governo vari un nuovo decreto flussi che accolga tutte le istanze inevase, in particolare quelle delle associazioni, che sono già state verificate».

«Le misure per rendere più applicabile il decreto flussi sono sicuramente positive», nota Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria. «Essendo il nostro settore in affanno nel reperimento del personale, sia stagionale, sia stabile, sarebbe utile – aggiunge – estenderle ai lavoratori stranieri che sono già in Italia e magari conoscono la lingua».

LE AGEVOLAZIONI

1

Settore agricolo

Scorrimento delle istanze

Per il settore agricolo il decreto legge 20/2023 in vigore dall’11 marzo ha introdotto un meccanismo di scorrimento che permetterà ai datori di lavoro le cui domande presentate al click day del 27 marzo saranno respinte, di non dover rinnovare l’istanza. I datori potranno ottenere infatti l’assegnazione dei lavoratori richiesti nell’ambito dei successivi decreti flussi emanati nel triennio 2023-2025, con priorità rispetto ai nuovi richiedenti.

2

Nulla osta e visto

Tempi più rapidi per il rilascio

Il nulla osta al lavoro deve essere rilasciato dallo sportello unico per l’immigrazione entro 30 giorni dalla richiesta. Dopodiché il visto d’ingresso in Italia deve essere rilasciato in 20 giorni . Si tratta dei termini ridotti fissati dal Dl 73/2022 per i decreti flussi del 2021 e del 2022. Il nulla osta è rilasciato anche se non sono stati acquisiti elementi ostativi dalla Questura. Il lavoratore può lavorare con il nulla osta in attesa della sottoscrizione del contratto di soggiorno.

3

Asseverazione

Professionisti e associazioni in campo

Il Dl 20/2023 ha reso strutturale l’affidamento ai consulenti del lavoro (e ad avvocati e commercialisti, con l’obbligo di comunicazione agli ispettorati del lavoro) e alle associazioni datoriali la verifica del rispetto del contratto collettivo e della congruità delle richieste (spettava agli Ispettorati del lavoro, che potranno fare controlli a campione). Gli accertamenti riguardano l’equilibrio economico dell’impresa, il numero dei dipendenti e l’attività svolta.

4

La procedura

Possibile inviare più domande

Con la circolare 1212 del 24 febbraio, in vista del click day del 27 marzo, il ministero dell’Interno ha semplificato l’accesso al portale «Ali» per la presentazione delle domande: sarà possibile inviare una o più istanze, accedendo tramite Spid e selezionando il modello relativo alla tipologia di lavoro. Fino al 22 marzo è possibile precompilare le domande sul portale. La Pec inserita nella domanda sarà il domicilio eletto per la ricezione di tutte le comunicazioni sull’istanza.

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