Lavoratori dello spettacolo prestazione gratuita
Come dobbiamo dichiarare quelle figure che effettuano una prestazione nello spettacolo senza retribuzione al solo fine di proporre o loro operati (esempio libro o pubblicità di un film) o intervengono in una trasmissione al solo fine di promuovere la loro immagine o semplicemente come ospiti ? Ai fini degli adempimenti debbono essere dichiarati sia Unilav che Agibilità all'Inps ? Eventualmente quali cifre dovrebbero essere indicate data la gratuità, oppure non vanno fatti adempimenti ?
A giudizio dello scrivente, il caso prospettato dal lettore richiedente il parere con le specifiche indicate, non avendo i requisiti caratterizzanti una "prestazione artistica", poiché l'attività di promozione/presentazione di un prodotto letterario o artistico viene profusa con il solo scopo di soddisfare il "diritto di cronaca" (in maniera totalmente gratuita) non può essere considerata attratta alle regole previdenziali previste per il settore spettacolo. Si ritiene pertanto che la predetta attività, che si estrinseca probabilmente in pochi minuti (breve passaggio sui media) rientri appieno tra quelle attività che vengono svolte esclusivamente per "informare, veicolare, annunciare" la pubblicazione di una novità letteraria o artistica. Sotto il profilo prettamente operativo si precisa quindi che l'ente committente non dovrà esperire gli adempimenti informativi e contributivi verso l'Inps ex enpals (non dovrà cioè predisporre ed inviare il certificato di agibilità né procedere al alcuno versamento contributivo al FPLS, né inviare il modello Uniemens) e neanche verso il centro per l'Impiego (non sarà tenuto ad inviare il modello Unilav) non perché la prestazione sia gratuita ma perché non si configurano i presupposti per definire questa attività come prestazione artistica, neanche se il soggetto coinvolto è un noto attore, autore, compositore, musicista, eccetera: non sta svolgendo un'attività artistica. Si invita il lettore, qualora volesse saperne di più, a leggere la risposta all'interpello n. 41 del 14 novembre 2011 con la quale la Direzione Generale (per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) risponde ad un quesito posto dalla Confcommercio e dalla Federazione Radio Televisioni (F.R.T.) in merito al corretto inquadramento contributivo della figura professionale dell' "esperto opinionista" (vale a dire di un soggetto che viene invitato e pagato per partecipare ad una trasmissione televisiva per esprimere la propria opinione in merito ad un determinato argomento di cui risulti professionalmente competente. L'interpellante chiedeva in particolare se i compensi lordi derivanti dallo svolgimento dell'attività di "opinionista" dovevano essere assoggettati all'Inps ex Enpals (come ritenuto dal medesimo Istituto con propria Circolare n. 7/2006, con riferimento alla figura del "commentatore televisivo") oppure all'Inps nell'ambito della Gestione separata. La risposta formulata dalla Direzione Generale del predetto Ministero non è univoca e precisa che occorre indispensabile valutare il caso specifico e verificare il tipo di attività "principale" profusa dal professionista invitato alle trasmissioni. Nel percorso logico affrontato per illustrare la questione dell'esperto televisivo vengono toccati alcuni punti chiave che possono essere utili anche al caso specifico proposto dal lettore e che, a giudizio dello scrivente, confermano ulteriormente la tesi di non effettuare nessun adempimento informativo o contributivo, non ricorrendone i presupposti.
