Adempimenti

Lavori usuranti da comunicare entro il 17 aprile

Prorogata la scadenza ordinaria del 31 marzo

di M.Pri.

Prorogato, solo per quest'anno, dal 31 marzo al 17 aprile il termine entro cui i datori di lavoro devono comunicare al ministero del Lavoro l'attività di lavoro notturno o usurante svolta dai dipendenti. Il differimento è stato reso noto tramite notizia pubblicata sul sito del ministero stesso il 29 marzo, in cui si precisa che resta invece confermato il termine di 30 giorni dall'inizio dell'attività per la notifica del lavoro a catena di montaggio.

L'adempimento è previsto dall'articolo 5 del decreto legislativo 67/2011 e agevola il riconoscimento, ai lavoratori interessati, dei relativi benefici previdenziali, consistenti nella possibilità di accedere a pensione con il meccanismo delle quote che, attualmente, prevede requisiti minimi pari a 61 anni e 7 mesi di età, 35 anni di contributi e quota 97,6.

Entro la scadenza ordinaria del 31 marzo vanno comunicati, tramite il modello Lav_us, i dati relativi al personale che ha svolto attività usurante o notturna nell'anno precedente.L'adempimento può essere svolto direttamente dal datore di lavoro oppure da un professionista o da una associazione di categoria a cui ha aderito o conferito mandato. In caso di mancato rispetto dell'obbligo, è prevista una sanzione amministrativa da 500 a 1.500 euro.

Per accedere ai benefici pensionistici, le attività usuranti o notturne devono essere state svolte per almeno metà della vita lavorativa o almeno sette anni negli ultimi dieci. Per “valere un anno”, il lavoro notturno deve essere stato svolto per almeno 6 ore 64 giorni all'anno oppure per almeno 3 ore tutto l'anno.

Le attività usuranti sono le seguenti:lavori in galleria, cava o miniera, mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità;lavori in cassoni ad aria compressa;lavori svolti dai palombari;lavori ad alte temperature;lavorazione del vetro cavo;lavori espletati in spazi ristretti;lavori di asportazione dell'amianto.Inoltre hanno accesso ai benefici i conducenti di veicoli con almeno nove posti che svolgono servizio pubblico di trasporto collettivo.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©