Rapporti di lavoro

Lavoro, a marzo 417mila ingressi. Mismatch al 47,4%

La fotografia scattata dal bollettino Excelsior evidenzia un mercato del lavoro piuttosto dinamico

di Claudio Tucci

Sono oltre 417mila, 417.690 per l’esattezza, le assunzioni previste dalle imprese a marzo, in crescita sia rispetto a febbraio (+8,3%) sia nel confronto con marzo 2022 (+16,3%). In aumento la domanda di giovani, che passa dalle 101mila entrate programmate di marzo 2022 alle 132mila entrate previste per il mese in corso. Sale anche la richiesta di lavoratori immigrati: ci si attesta a quasi 79mila ingressi preventivati dalle aziende (erano poco più di 60mila un anno fa).

Purtroppo, continua anche a correre il “mismatch”, vale a dire la difficoltà nelle selezioni rilevata dai datori, che raggiunge il 47,4%, con una crescita di 6,3 punti nel tendenziale. A incontrare i maggiori problemi sono i settori del legno-arredo (59,2%), delle costruzioni (58,5%), della metallurgia (58,3%), del tessile-abbigliamento-moda (58%). Nel Nord Est il “mismatch” arriva a circa il 54% dei profili ricercati. Sempre due i motivi alla base del crescente disallineamento: la mancanza di candidati e la preparazione non in linea con le richieste delle imprese.

La fotografia scattata dal bollettino Excelsior, targato Unioncamere-Anpal, evidenzia un mercato del lavoro piuttosto dinamico: nel trimestre marzo-maggio le previsioni continuano a essere positive, con circa 1,3 milioni di ingressi preventivati, +12,6% rispetto allo stesso trimestre 2022. L’industria nel suo complesso è alla ricerca di 135mila lavoratori per il mese di marzo, che salgono a 385mila nel trimestre marzo-maggio. Si mantiene elevata anche la richiesta delle costruzioni: 48mila entrate a marzo, 136mila fino a maggio. Per quanto riguarda il terziario sono 283mila i contratti previsti per marzo e oltre 891mila nel trimestre marzo-maggio.

In totale, il 31,6% delle entrate previste a marzo riguarda giovani under30. Nei settori Ict, industrie della carta e stampa, commercio, servizi finanziari e assicurativi e industrie meccatroniche la percentuale di giovani ricercati supera il 40%. Si attesta invece al 18,8% delle entrate complessive la richiesta di lavoratori immigrati (16,8% un anno fa). Si supera il 20% nei settori logistica, servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, industrie metallurgiche, industrie del legno-arredo e costruzioni. Il 51,4% dei contratti programmati è a termine. Seguono i contratti a tempo indeterminato (21,2%) e quelli in somministrazione (10,7%).

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