Negli studi associati gli avvocati svolgono lavoro autonomo
Vincolo di esclusiva, rispetto di orari e tempistiche, regolamenti interni non sono criteri di subordinazione
La prestazione resa in forma esclusiva e continuativa da un avvocato in favore di uno studio legale associato non ha natura subordinata, se le forme di coordinamento che regolano la vita associativa sono funzionali alla migliore organizzazione del lavoro. Con questa affermazione la Corte di cassazione (sentenza 28274/2024) conclude la controversia promossa da un’avvocata che voleva ottenere l’accertamento della natura subordinata del rapporto intrattenuto per oltre 13 anni con uno studio legale associato...