Previdenza

Nel 2017 pensioni il primo giorno bancabile

di Fabio Venanzi

Oggi saranno disponibili gli accrediti delle pensioni relativi al mese di gennaio.

Il decreto legge 65/2015, oltre a recepire gli effetti della sentenza della Corte costituzionale relativa alla mancata perequazione dei trattamenti pensionistici nel biennio 2012/2013, aveva previsto che gli accrediti fossero disposti il secondo giorno bancabile per la rata di gennaio 2016 e il primo giorno bancabile per le rate successive, unificando le date di pagamento delle prestazioni Inps, Inpdap ed Enpals.

Ciò ha avuto come conseguenza, per i pensionati con pagamenti localizzati su istituti di credito, che la rata di gennaio e quella di ottobre sono risultate posticipate rispettivamente di uno e di due giorni rispetto ai pagamenti localizzati presso Poste italiane. Per quest’ultime, infatti, anche il sabato è considerato bancabile, a differenza delle banche, dove la settimana è di soli cinque giorni (da lunedì a venerdì). L'obiettivo è quello di razionalizzare e uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall’Inps, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché le rendite vitalizie dell’Inail e di ridurre i costi legati alle commissioni bancarie. Infatti, in precedenza i trattamenti Inps e Inail avevano valuta il primo giorno del mese, quelli dell’ex Inpdap il 16, quelli dell’ex Enpals e i titolari di più trattamenti il 10 di ciascun mese.

Dal 2017 i pagamenti sarebbero dovuti essere disposti il secondo giorno bancabile di ciascun mese.

Con il decreto Milleproroghe, licenziato dal Governo venerdì scorso (Dl 244/2016), è stato ripristinato per l’anno 2017 il pagamento al primo giorno bancabile del mese, con l’unica eccezione per la rata di gennaio, che rimane confermata a oggi, 3 gennaio. Tale modifica è stata fortemente voluta dall’Inps al fine di ripristinare le precedenti valute di accredito. Pertanto, per l’anno corrente, i pagamenti disposti presso le Poste e presso gli istituti bancari avranno la stessa valuta, eccezion fatta per i mesi di aprile e luglio. Infatti, in questi mesi, gli accrediti presso le Poste saranno disponibili il 1° del mese, mentre per gli altri il 3 del mese.

Il ripristino, tuttavia, è previsto solo per l’anno corrente. Pertanto, salvo ulteriori interventi normativi, dal 2018 detti pagamenti saranno effettuati il secondo giorno bancabile di ciascun mese. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, le pensioni non hanno subito alcuna rivalutazione a causa dell’inflazione pari a zero.

Rimane ancora in attesa di recupero il differenziale delle perequazioni tra quanto riconosciuto in più nel corso del 2015 (+0,30%) rispetto al tasso effettivo dello stesso anno (+0,20%), definito con la circolare 210/2015. Infatti l’importo lordo della rata di gennaio messa in pagamento risulta pari a quella degli ordinari mesi precedenti. Con la legge di stabilità 2016 era stata prevista la sospensione del recupero del differenziale di perequazione rinviando in sede di rivalutazione delle pensioni per l’anno 2016 (cioè la rata di gennaio 2017) il conguaglio. Tuttavia, non essendo previsto alcuna rivalutazione per quest'anno, l’Inps non ha – correttamente – operato alcun recupero.

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